Roma, 23 giugno 2023 – Roma versus Riad, Giorgia Meloni contro Mohammed bin Salman per aggiudicarsi la sede dell'Expo 2030. Il Financial Times ieri ha persino dedicato un articolo alla lotta tra le due capitali - la terza candidata è la sudcoreana Busan, ma le sue chance sarebbero limitate - entrata nel vivo nei giorni scorsi in occasione dell'Assemblea del Bie a Parigi, in vista del voto di fine novembre.
Una lotta che il quotidiano britannico sintetizza come quella tra "le tasche piene dell'Arabia Saudita ed il soft power dell'Italia".
Expo 2030 perché Riad
Per Riad aggiudicarsi la sede di Expo 2030 rientrerebbe in uno sforzo complessivo per aumentare l'influenza del regno, che cerca di ridurre la dipendenza economica dai combustibili fossili, di posizionarsi come hub finanziario e di ampliare l'industria del turismo oltre a quello legato ai pellegrinaggi alla Mecca. Secondo il Financial Times dopo aver utilizzato 650 miliardi di dollari del fondo sovrano per acquistare squadre di calcio e giocatori come Cristiano Ronaldo e per influenzare il golf mondiale, l'Expo sarebbe "un altro premio scintillante" per l’Arabia Saudita e l’occasione per ripulire l'immagine del suo Paese dopo l'omicidio del giornalista Khamal Khashoggi, ucciso nel 2018 per da agenti della sicurezza saudita nel consolato a Istanbul.
Expo 2030 perché Roma
Di tutt'altro tenore, secondo il giornale inglese, le motivazioni della candidatura di Roma, che vuole ospitare un'esposizione universale inclusiva e che sia di ispirazione, secondo le parole del presidente del Comitato organizzatore Giampiero Massolo, per il quale un evento del genere non dovrebbe essere solo uno strumento per "promuovere un singolo Paese o una singola persona. Siamo convinti che le esposizioni servano a mostrare ciò che il mondo può ottenere se i Paesi lavorano insieme.
Il Gladiatore Crowe e AstroSamantha
Dopo aver ricevuto nei giorni scorsi l’appoggio ufficiale del Brasile dal presidente Lula in visita in Italia, e mentre tutte le ambasciate sono impegnate a promuovere la candidatura romana ad Expo (dopo quella di MIlano del 2015), l’Italia si promuove presso il Comitato facendo parlare l’attore americano Russel Crowe, divenuto più che famoso nel ruolo del ‘Gladiatore’ dell’antica Roma, e dell’astronauta italiana Samatha Cristoforetti, segnale non di poco conto di una donna arrivata a compiere ormai diverse missioni nello spazio fino a diventare la prima europea a guidare la stazione spaziale orbitante, a fronte di un’Arabia Saudita ancora molto chiusa riguardo all’emancipazione femminile.