Giovedì 12 Settembre 2024

Roma, polemica su evento estrema destra in aula consiliare Municipio VI. Pd: "Vietarlo"

Azione Frontale Roma, gruppo che si definisce "rivoluzionario fascista di ispirazione cattolica" ha annunciato una presentazione venerdì pomeriggio

Un'immagine delle ronde notturne di Azione Frontale Roma

Un'immagine delle ronde notturne di Azione Frontale Roma

Roma, 4 gennaio 2022 - Cresce la polemica intorno all'evento organizzato dal gruppo Azione Frontale di Roma in programma venerdì 7 gennaio nell'Aula consiliare del Municipio VI, quello di Tor Bella Monaca e Torre Angela, l'unico tra tutti i municipi della Capitale uscito con una maggioranza di centrodestra nelle ultime elezioni.  Il gruppo di estrema destra nei mesi scorsi si era fatto notare per aver organizzato delle 'passeggiate per la sicurezza' notturne nella zona di Torre Angela e alla Romanina. Venerdì Azione Frontale, come spiega sulla propria pagina Facebook, intende presentare il progetto denominato 'La Fondazione', definito "un atto dovuto a chi negli anni di piombo ha perso tutto, dalla libertà alla vita stessa, lasciando un vuoto incolmabile per i propri familiari". C'è una 'locandina' dell'evento che indica come sede la sala consiliare del Municipio VI di viale Cambellotti, con inizio alle 16.30.

Le reazioni: "Urgente vietare un evento da chi si definisce fascista"

"Il gruppo Azione Frontale che si definisce (sul proprio sito internet, ndr) "rivoluzionario fascista di ispirazione cattolica", che inviò le teste di maiale alla comunità ebraica, che con cadenza annuale imbratta le sedi del Partito democratico e delle altre forze di sinistra, e che schedò i negozi gestiti da persone di origine straniera, annuncia sui social un'iniziativa sugli anni di piombo nella sala consiliare del Municipio VI", denuncia Nella Converti, consigliera del Pd nell'Assemblea Capitolina. "È davvero possibile che un'iniziativa del genere sia stata legittimata dal Municipio? - si chiede Converti - Il presidente e l'amministrazione municipale ne sono a conoscenza? È assolutamente urgente vietare un evento organizzato da chi sui propri canali ufficiali si definisce 'fascista' in un'aula istituzionale. Soprattutto in un Municipio con un tessuto sociale così fragile come il Municipio VI, dove i neo fascismi provano da tempo a sfruttare le povertà - aggiunge Converti -. L'antifascismo non è mai negoziabile. Non dovrebbe esserlo per il presidente del Municipio VI e l'amministrazione tutta", conclude la consigliera.  

"Scelta scellerata e anticostituzionale"

"A fronte dell'incontro che Azione Frontale Roma ha organizzato nell'Aula consiliare del Municipio VI il prossimo 7 gennaio, è urgente che il presidente Franco chiarisca e annulli l'appuntamento. Riteniamo inaccettabile che i luoghi delle istituzioni vengano concessi a formazioni politiche che si richiamano al fascismo e che nulla hanno a che vedere con lo svolgersi della vita democratica dei nostri territori". Così in una nota Michela Cicculli e Alessandro Luparelli, consiglieri di Sinistra civica ecologista di Roma Capitale. "Siamo vicini alle voci che si levano contro questa scelta scellerata e anticostituzionale - continuano i consiglieri - ai cittadini e alle cittadine del Municipio, ai presidi culturali che costruiscono quotidianamente la partecipazione ampia e plurale della comunità e che rendono i nostri territori luogo di solidarietà civile e antifascismo", concludono.  

ll presidente del Municipio Nicola Franco: "Non ne so nulla"

"Non mi è mai arrivata alcuna richiesta da parte di Azione Frontale, non ne so nulla e non so chi abbia tirato fuori questa iniziativa e per quanto mi riguarda non è vera. Oltretutto la sala consiglio viene autorizzata dal presidente del Consiglio e non del Municipio, credo non sia arrivata a nessuno questa richiesta. Da quanto so io i capigruppo si sono accordati per concedere le sale solo ai partiti politici presenti nell'arco costituzionale. Smentisco mi sia arrivata una richiesta e comunque non sarebbe di mia competenza". Lo dice all'Adnkronos Nicola Franco, presidente del VI Municipio di Roma, rispondendo alle polemiche.