Roma, 18 giugno 2023 - Sarà attivo fino a metà settembre il bollettino sulle ondate di calore del ministero della Salute, che fotografa e prevede il rischio caldo per la salute in 27 città italiane, soprattutto per i soggetti vulnerabili. Partito a metà maggio, il servizio è elaborato dal Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale (Ssr) del Lazio, e pubblicato dal lunedì al venerdì. Sono consultabili per ciascuna delle aree urbane monitorare le temperature giornaliere misurate alle ore 8, alle ore14 e la temperatura percepita.
Le città monitorate
Sono 27 le città monitorare, ecco quali: Ancona, Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Cagliari, Campobasso, Catania, Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Genova, Latina, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Venezia, Verona, Viterbo.
Bollini da verde a rosso per indicare i livelli di rischio
Alle 27 città viene assegnato (per il giorno in corso e per i due successivi) un bollino che può essere verde, giallo, arancione o rosso.
- Bollino rosso indica le città con il massimo livello di rischio caldo per tutti, non solo per la popolazione più fragile.
- Bollino arancione segnala il massimo pericolo per la popolazione più fragile (anziani, bambini e persone con malattie croniche).
- Bollino giallo indica una condizione di pre-allerta, per condizioni meteorologiche che possono precedere il verificarsi di un'ondata di calore.
- Bollino verde rappresenta condizioni meteo che non comportano un livello di rischio per la popolazione.
I consigli per la salute
Si passa dall'evitare l'esposizione al caldo e al sole diretto nelle ore più calde della giornata (tra le 11 e le 18) a non recarsi nelle zone particolarmente trafficate, al non praticare l'attività fisica intensa all'aria aperta durante gli orari più caldi della giornata. Utile per combattere l'afa anche un'alimentazione leggera, mentre a casa si suggerisce di soggiornare nella stanza più fresca. Infine è utile anche indossare vestiti chiari e leggeri e bere liquidi, moderando l'assunzione di bevande gassate o zuccherate, tè e caffè.