Mercoledì 25 Dicembre 2024
REDAZIONE ROMA

Maxi esercitazione per il Giubileo, mille persone coinvolte in un (finto) incendio a Roma

Simulato un vasto incendio alla stazione Ostiense. Settanta figuranti usati come feriti e intossicati, 20 ospedali messi sotto stress dalla catena dei soccorsi. È il secondo test organizzato in vista del 2025

Roma, 24 novembre 2024 - Fiamme su un treno, 70 feriti e intossicati, 20 ospedali messi sotto stress dall’imponente catena dei soccorsi. È lo scenario della maxi esercitazione avvenuta stanotte alla stazione Ostiense di Roma, in vista del Giubileo. Un migliaio le persone coinvolte tra forze dell’ordine, sanitari e volontari della protezione civile. L’operazione si è conclusa alle 3 di questa notte ed è la seconda dopo la simulazione dello corso 15 giugno.

"La scelta del luogo di ambientazione - si legge in una nota della prefettura - è stata dettata da motivazioni strategiche in ordine al notevole afflusso di viaggiatori che potrebbe interessare la Stazione nel prossimo 2025 durante il Giubileo. Anche la scelta dell'orario notturno è stata di notevole importanza in quanto ha innalzato il livello di difficoltà dell'esercitazione".

Il campo base della protezione civile davanti alla stazione Ostiense di Roma (foto Roma Capitale)
Il campo base della protezione civile davanti alla stazione Ostiense di Roma (foto Roma Capitale)

Lo scenario: incendio alla stazione Ostiense

Lo scenario per l'esercitazione è stato ambientato alla stazione ferroviaria Ostiense, messa a disposizione da Ferrovie dello Stato e Trenitalia, che ha fornito il convoglio ferroviario sul quale si sono svolte le manovre di soccorso. È stato simulato l’innesco di un principio di incendio all'interno della parte anteriore di un convoglio ferroviario, con la conseguente intossicazione dei passeggeri, e dall'altro lo svio delle ultime due carrozze di coda, da cui deriveranno lesioni e traumi multipli per le persone presenti.

L’esercitazione di interoperabilità ‘full scale’ è stata organizzata e coordinata dal prefetto di Roma Lamberto Giannini, con il supporto dell'Ispettore Generale della Sanità militare, Carlo Catalano, che ha visto la partecipazione attiva delle principali componenti istituzionali del sistema di protezione civile e di Sicurezza della Città metropolitana di Roma Capitale.

Settanta feriti, ma erano solo figuranti

Settanta volontari della Croce Rossa Italiana hanno interpretato il ruolo di feriti e sono stati smistati nei diversi ospedali della Capitale e di tutta la cintura metropolitana. “Vigili del fuoco e Ares 118 hanno operato con la collaborazione di oltre 70 volontari della Croce Rossa Italiana - spiegano dalla prefettura - formati professionalmente per interpretare il ruolo di vittime traumatizzate da lesioni e intossicate dal fumo”.

Di rilievo anche la partecipazione dell'Ente Roma Capitale sia sul piano dell'allestimento dello scenario con i mezzi forniti, sia per l'assistenza materiale e psicologica agli 'illesi', alle 'vittime' e ai familiari delle stesse".

La catena di comando

L'attivazione della catena di comando è avvenuta con il primo allertamento diramato dal 112 intorno alla mezzanotte. "La cinturazione e la vigilanza dell'area ad opera delle forze dell'ordine partecipanti (Questura, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia locale di Roma) - spiegano dalla prefettura - ha consentito l'attuazione realistica, in piena sicurezza, delle procedure preordinate alla gestione delle emergenze come quella simulata dell’incendio della parte anteriore del treno con svio delle ultime carrozze di coda”.

Stress test per 20 ospedali

In una seconda fase dello stress test, a partire dall'1.30 circa, è iniziato con il coordinamento dell'Ares 118, lo smistamento dei feriti negli ospedali e le Asl della Città metropolitana, per un totale di circa 20 presidi sanitari partecipanti che hanno preso in carico i pazienti distribuiti con i diversi codici di soccorso.

“Tutto ciò ha determinato una continuità senza soluzione tra le operazioni di soccorso tecnico sul luogo e il successivo soccorso sanitario, con una mobilitazione a 360 gradi della rete emergenziale della Capitale”, concludono dalla prefettura.