Giovedì 16 Gennaio 2025
REDAZIONE ROMA

Maxi operazione antidroga sul litorale romano: 15 arresti. Sequestrate anche delle bombe a mano

La banda riforniva i detenuti delle carceri con droga e cellulari. L’anno scorso avevano incendiato la base logistica dei rivali. Stamattina 200 poliziotti hanno setacciato la zona tra Anzio e Nettuno

Le indagini della polizia (foto d'archivio)

Le indagini della polizia (foto d'archivio)

Roma, 14 gennaio 2024 - Maxi operazione antidroga tra Anzio e Nettuno, sul litorale a Sud di Roma. Sono quindici gli arresti – di cui 12 in carcere e tre ai domiciliari – notificati nell'ambito dell'indagine della polizia che ha portato al blitz di stamattina con 200 poliziotti, unità cinofile, polizia scientifica, e reparti speciali. Tra i reati contestati, spaccio e traffico internazionale di stupefacenti, incendio, rapina, lesioni ai fini di estorsione.

Gli indagati riuscivano a portare droga e cellulari nelle carceri, rifornendo così i detenuti. Sequestrati ordigni esplosivi e bombe a mano: l’anno scorso avevano dato fuoco alla base logistica della banda rivale. 

Le indagini dopo gli spari

Tutto è partito la notte di Capodanno del 2024: a dare il via alle indagini è stato il ferimento a colpi d'arma da fuoco di un pregiudicato di Anzio. Dopo circa un anno, gli investigatori del commissariato di Anzio-Nettuno, hanno eseguito un'ordinanza del gip di Velletri che dispone 15 misure cautelari, di cui 12 in carcere e tre ai domiciliari. Contestualmente sono state eseguite 22 perquisizioni a carico di altrettanti indagati, a vario titolo, per i reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Droga e cellulari per i detenuti

A quanto ricostruito, i complici facevano ‘viaggiare’ droga e cellulari a beneficio di detenuti in istituti di pena. L'acquisto della sostanza avveniva anche all'estero e, per eliminare la 'concorrenza', con cinque euro di benzina avrebbero provocato l'incendio della base logistica dei 'rivali' a gennaio dell'anno scorso. Non avrebbero risparmiato l'utilizzo di armi da fuoco per affermare la propria "egemonia territoriale". Sequestrate nel corso delle indagini bombe a mano e ordigni. Con la collaborazione della Guardia di Finanza di Nettuno è stato anche eseguito un immobile al principale degli indagati. Sono ancora in corso le ricerche di uno degli indagati.