Venerdì 20 Dicembre 2024
REDAZIONE ROMA

Disabile cade dalla finestra, perquisizione senza mandato dopo il post sui social

La polizia avrebbe eseguito un "controllo preventivo" dopo aver intercettato un post sulla pagina Facebook del quartiere: "Importuna le ragazze, bisogna prendere provvedimenti"

La madre di Hasib alla Camera dei Deputati

Roma, 13 settembre 2022 – Accusato di molestare le donne del quartiere, Hasib Omerovic è finito sui social con tanto di foto e minacce. Sarebbe stato un post, pubblicato sulla pagina Facebook del quartiere e poi rimosso, a spingere la polizia ad effettuare un controllo nell'abitazione del disabile 36enne, precipitato dalla finestra a Primavalle lo scorso 25 luglio scorso.

Quella perquisizione sarebbe stata soltanto un "controllo preventivo", quindi senza un mandato uffuciale, come avviene spesso in casi analoghi. Ma in quella casa qualcosa è andato storto: tant’è che l’uomo è caduto dalla finestra della sua camera da letto e la Procura di Roma avrebbe aperto un fascicolo per tentato omicidio. A insospettire, il ritrovamento di un lenzuolo insanguinato e un manico di scopa spezzato che, secondo i familiari, sarebbe stato usato per colpire il disabile. Ieri il caso è finito in Parlamento, con un’interrogazione alla ministra Lamorgese presentata dal deputato Riccardo Magi.

Caso Omerovic, quello che non torna sulla vicenda: i punti da chiarire

Perquisizione senza mandato 

Nessun mandato di perquisizione da parte della Procura di Roma. È quanto emerge dai primi accertamenti svolti nell'ambito dell'indagine sul caso di Hasib Omerovic, il disabile 36enne precipitato dalla finestra di un appartamento a Roma. Chi indaga dovrà chiarire se sia trattata di una perquisizione di iniziativa coordinata da un funzionario o di una decisione presa dagli agenti che verranno sentiti dagli inquirenti.

Gli uomini della squadra mobile, a cui la Procura di Roma ha delegato le indagini, hanno ascoltato i vicini di casa della famiglia. Per questa vicenda, i pm di piazzale Clodio procedono al momento per tentato omicidio.

Il post: “Bisogna prendere provvedimenti”

Proprio il giorno prima della morte dell’uomo, su Facebook era comparso un post – poi cancellato – con la foto di Omerovic e l'avvertimento di fare attenzione a “questa specie di essere che importuna le ragazze”. Seguito da una minaccia: “Bisogna prendere provvedimenti”. Un post, secondo quanto si apprende, che non è sfuggito ai poliziotti del commissariato Primavalle. E, infatti, il giorno dopo si sono presentati in quattro, tre uomini e una donna, a casa di Omerovic e hanno bussato alla porta.

Un controllo per identificare il soggetto, ma soprattutto un'iniziativa, viene sottolineato dalle fonti, per prevenire eventuali violenze di genere visto che spesso, in passato, proprio il mancato intervento in anticipo è sfociato femminicidi. La necessità di agire tempestivamente, anche in assenza di denuncia, sarebbe dunque la motivazione che ha portato i poliziotti a casa dell'uomo.