Martedì 24 Dicembre 2024
REDAZIONE ROMA

Dengue, aumentano i casi a Roma e nel Lazio: “Attenzione alle febbri sospette”

Cosa sta succedendo e perché la diffusione è così rapida. I medici di famiglia: “Decine di segnalazioni, fondamentale tracciare i casi per evitare focolai”. A Latina è iniziata la disinfestazione

L'allarme dei medici: "Attenzione alle febbri sospette"

Roma, 18 settembre 2023 – Salgono i casi di Dengue in Italia e il Lazio è tra le regioni con il numero più alto di contagi. C’è Roma tra le città più colpite – anche per la mole di turisti e viaggiatori di passaggio all’aeroporto internazionale – mentre a Latina è partito oggi un nuovo ciclo di disinfestazione anti Dengue.

"Roma è una meta turistica con milioni di persone che vi transitano, quindi è alta la possibilità che arrivino anche soggetti che portano il virus e danno il via all'instaurarsi di un focolaio autoctono. È molto semplice il contagio: la zanzara Aedes è presente anche qui da noi, punge una persona con la Dengue e poi la trasmette ad un altro soggetto”, spiega Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) e professore di Malattie infettive all'Università Tor Vergata di Roma.

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Decine di segnalazioni a Roma e provincia

“Dai colleghi ci stanno arrivando decine di segnalazioni di quadri febbrili sospetti, non legati a Covid, che potrebbero far pensare a Dengue”, spiega Pierluigi Bartoletti della Fimmg Roma, la federazione dei medici di famiglia. "I colleghi si sono allarmati – aggiunge Bartoletti – ed è iniziato il tam-tam sulla nostra rete per capire come assistere questi casi sospetti di Dengue”.

“Abbiamo anche detto di indirizzare i pazienti allo Spallanzani per verificare la diagnosi con il test. Si deve capire se siamo di fronte a casi autoctoni e prendere le dovute contromisure. Molti hanno rush cutanei che fanno pensare ai sintomi della Dengue", conclude il segretario provinciale della Fimmg Roma.

I medici: “Attenzione alle febbri sospette”

"La Dengue è l'ultima new entry delle patologie che arrivano negli studi dei medici di famiglia. Da mesi però stiamo molto attenti nella valutazione dei casi sospetti, perché per la prima volta nel Lazio c'è un aumento”, dice Pierluigi Bartoletti, che è anche vice segretario nazionale vicario della Fimmg, la Federazione italiana di medicina generale.

Bartoletti fa il punto della situazione a Roma e nel Lazio. “Una febbre alta e prolungata, associata a un malessere diffuso dovrebbe far scattare le 'sirene' per sospetto di Dengue”, suggerisce ai medici. “Magari dopo aver escluso altre malattie, aver chiesto se c'è stato un viaggio all'estero in zone endemiche. Oggi è però fondamentale tracciare i casi: siamo a 28 nel Lazio, capire se ci sono relazioni e analizzare anche dove andare a intervenire e prevedere anche l'evoluzione per non creare focolai".

Secondo Bartoletti, anche sul fronte malattie infettive arbovirosi (trasmesse da vettori come le zanzare o le zecche), "sarebbe opportuna la diagnostica in ambulatorio che da tempo richiediamo", ricorda.

Latina: via alla disinfestazione

È iniziato oggi un nuovo ciclo di disinfestazione contro le zanzare nella città di Latina, effettuata anche per prevenire possibili casi di virus Dengue. Gli interventi si svolgeranno dal 18 al 22 settembre, dalle ore 23 alle ore 4. “Il Comune di Latina – dice l'assessore all'Ambiente, Franco Addonizio – ha ritenuto di effettuare un altro ciclo di disinfestazione contro le zanzare, dopo quelli già svolti a fine luglio e a fine agosto. La misura si è resa necessaria per prevenire casi di virus Dengue, trasmissibili all'uomo attraverso la puntura di insetti vettori come la zanzara tigre”.

Il Comune invita la popolazione a non esporre all'esterno dell'abitazione indumenti o sostanze alimentari, a chiudere porte e finestre, a tenere in casa gli animali domestici e a svuotare i sottovasi delle piante.