Domenica 24 Novembre 2024
REDAZIONE ROMA

Covid Roma, nascerà Sacrificium: una scultura dedicata ai sanitari morti in trincea

L'opera sarà in acciaio e verrà realizzata dall’artista siciliano Nino Ucchino. Verrà poi donata al Comune di Roma, che la installerà in luogo simbolo della battaglia al Covid

Uno dei tanti momenti più difficili della battaglia al Covid

Uno dei tanti momenti più difficili della battaglia al Covid

Roma, 11 maggio 2022 – Una scultura in acciaio in memoria dei sanitari rimasti uccisi del Covid. Si intitola Sacrificium il progetto presentato questa mattina il Campidoglio, un’opera scultorea dedica a medici, infermieri e operatori della sanità che hanno perso la vita a causa della pandemia mentre svolgevano il loro lavoro.

La scultura, completamente in acciaio, è stata voluta dall'architetta Luciana Vasile, presidente dell'associazione “Ho una Casa Onlus”, e verrà realizzata dall’artista siciliano Nino Ucchino. Verrà realizzata con fondi privati e poi consegnata al comune di Roma per essere quindi collocata in un luogo simbolo della lotta all'epidemia da Covid-19. “"L'importanza e l'alto valore simbolico è che sia proprio la Capitale ad ospitare l'opera per ricordare il sacrificio di tante lavoratrici e lavoratori della sanità caduti in prima linea nella battaglia contro il Covid-19", sottolinea Dario Nanni, presidente della Commissione Giubileo di Roma.

Luciana Vasile, in rappresentanza della onlus “Ho una Casa”, ricorda "lo spirito di sacrificio che ha contraddistinto in questi anni difficili i camici bianchi e tanti di loro che hanno perso la vita nello svolgimento della professione e nell'interesse della collettività".

Un’opera ispirata a Masaccio

L'artista Nino Ucchino, che realizza le sue opere nel laboratorio di Savoca in Sicilia, ha illustrato l'idea che contraddistingue l'opera. "Il progetto si ispira alla crocefissione del Masaccio ospitata nel museo di Capodimonte a Napoli. Nel dipinto che mi ha ispirato – spiega Ucchino – la figura di Maria Maddalena è inginocchiata ai piedi della croce e di spalle e trasmette una grande disperazione con il gesto delle braccia aperte, coperte da un mantello che sembrano voler coprire e proteggere, quasi a toccare il Cristo che sta salendo al Padre”.

“Ho immaginato un grande mantello avvolgente a protezione di quei martiri caduti per l'umanità e che in questo modo vogliamo ricordare, conclude l’artista. Le opere in acciaio del Maestro Ucchino sono visibili sul lungomare di Santa Teresa di Riva a Messina, Lipari, Patti, Santa Margherita del Belice, Taormina, Cassino e al Museo di Villa Astaldi.