Roma, 10 maggio 2022 – È quasi triplicato il numero dei casi di oggi, che passa dai 1.762 tamponi positivi di ieri ai 4.864 contagi di oggi su un totale di 37.817 tamponi analizzati (+3.102). Schizza in alto anche il dato dei decessi: 15 i morti registrati nelle ultime 24 ore (+11), che portano il bilancio complessivi delle vittime nel Lazio a 11.201. "Il rapporto tra positivi e tamponi è al 12,8%. I casi a Roma città sono a quota 2.294", spiega l'assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato.
Covid Lazio oggi, il bollettino dell'11 maggio. Stabili i contagi, scendono i ricoveri
Cosa sta succedendo nel Lazio:
- Il bollettino di oggi
- I dati delle province
- Lazio, quarta regione per contagi
- Agenas, cosa succede negli ospedali
Il bollettino di oggi
Aumenta il bilancio degli attuali positivi nel Lazio, con 146.993 contagi in tutte le province. Con uno scarto di +551 laziali, il dato è in crescita rispetto ai numeri resi noti ieri dall’unità di crisi regionale. Migliora la situazione negli ospedali: 924 sono i ricoverati in area medica (-16) e 50 in terapia intensiva (-3), mentre sono 145.959 le persone in isolamento domiciliare. Sono 4.358 le persone risultate guarite nelle ultime ore in tutta la regione.
I dati delle province
La Capitale oggi fa il pieno di contagi, i casi di oggi sono quasi la metà dei nuovi positivi emersi a livello regionale. A Roma città cono 2.294 i nuovi casi che, aggiunti a quelli dei Comuni della Città metropolitana, che sono 1.036 in tutto, porta il dato romano a un totale di 3.330 casi e 9 vittime accertate.
Nelle province si registrano 1.534 nuovi casi, divisi tra il territorio Latina, con 567 nuovi positivi e 1 decesso, seguito dai Comuni della provincia di Frosinone, dove ci sono altri 545 e 1 vittima accertata. A Viterbo sono emersi 260 casi e 3 morti, mentre a Rieti si registrano altri 162 casi e 1 decesso per Covid.
Lazio, quarta regione per contagi
La regione con il maggior numero di casi odierni è la Lombardia con 9.481 contagi, seguita da Campania (+6.416), Veneto (+5.719), Lazio (+4.864) e Puglia (+4.114). I casi totali dall'inizio della pandemia salgono a 16.872.618. I dimessi/guariti delle ultime 24 ore sono 76.824, per un totale che arriva a 15.624.915. Gli attualmente positivi sono 20.783 in meno, scendendo complessivamente a 1.082.972. Di questi, 1.074.035 sono in isolamento domiciliare. Questa la situzione in Italia.
Agenas, cosa succede negli ospedali
Risale di un punto in 24 ore, tornando al 14%, la percentuale di posti letto nei reparti di area non critica occupati da pazienti con Covid-19 in Italia, restano 4 le regioni che superano la soglia del 20%: Umbria (31%), Basilicata (26%), Calabria (23%), Abruzzo (23%). È ferma, invece, al 4%, nelle ultime 24 ore in Italia, l'occupazione delle terapie intensive (un anno fa era 24%) da parte di pazienti con Covid-19. Questi i dati dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) del 9 maggio 2022, pubblicati oggi.
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Per quanto riguarda l'occupazione dei posti nelle terapie intensive, a livello giornaliero cresce in 5 regioni: Friuli Venezia Giulia (5%), Liguria (7%), la provincia autonoma di Bolzano (4%), Piemonte (4%), Veneto (3%), mentre cala in Campania (6%) e Sicilia (4%). La percentuale è stabile in 14 regioni e province autonome: Abruzzo (al 5%), Calabria (5%), Basilicata (3%), Emilia Romagna (4%), Lazio (6%), Lombardia (2%), Marche (2%), Molise (5%), provincia autonoma di Trento (2%), Puglia (5%), Sardegna (4%), Toscana (4%), Umbria (5%). La variazione non è disponibile in Valle d'Aosta (3%) e nessuna regione supera la soglia del 10%.
Sempre a livello giornaliero, l'occupazione dei posti nei reparti ospedalieri di area medica da parte di pazienti con Covid-19 cala in Lombardia (10%) e cresce, invece, in 7 regioni e province autonome: Abruzzo (23%), Calabria (23%), Molise (14%), le province di Bolzano (9%) e Trento (13%), Sicilia (20%), Umbria (31%). È stabile in 10: Basilicata (26%), Campania (16%), Emilia Romagna (14%), Friuli Venezia Giulia (12%), Lazio (15%), Liguria (16%), Marche (14%), Piemonte (10%), Puglia (18%), Sardegna (17%), Toscana (10%) Valle d'Aosta (17%) e Veneto (8%).