Roma, 17 dicembre 2024 – Violenze sistematiche: fisiche, psicologiche e sessuali. Questo l’incubo vissuto da una donna residente a Roma, che ha trovato il coraggio di denunciare il marito, un 48enne di cittadinanza srilankese. L’uomo è ora gravemente indiziato del reato di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e lesioni personali.
A far scattare l’indagine è stata la denuncia della moglie, che ha raccontato quanto stava vivendo ormai da tempo. Le violenze continue si sono addirittura tradotte nella costrizione di avere rapporti sessuali con altri uomini davanti ai propri figli, mentre lui restava a guardare. Al rifiuto, era solito rispondere con le botte: calci e pugni. In altri casi, per picchiarla, il 48enne utilizzava il manico di una scopa.
Non solo. Tra il 2015 e il 2019 la donna è stata costretta ad abortire diverse volte, ogni qual volta il feto fosse una femmina. Nella cultura del marito era infatti considerato di cattivo auspicio. Difficile anche chiedere aiuto: l’uomo si diceva pronto a ucciderla qualora si fosse rivolta alla sua famiglia d’origine.
Al termine dell'attività investigativa, gli agenti della Polizia di Stato del decimo distretto ‘Lido di Roma hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del tribunale della Capitale. Il 48enne si trova ora alla casa circondariale di Regina Coeli.