Roma, 15 gennaio 2023 - Aveva una passione per le armi da fuoco Costantino Bonaiuti, il sessantunenne, ingegnere ed esponente di AssiVolo, sindacato dei quadri Enav, accusato di aver ucciso venerdì sera a Roma la sua ex, Martina Scialdone, avvocata romana di 35 anni, freddata con un colpo di pistola di fronte a un ristorante nel quartiere Tuscolano.
La famiglia dell'uomo è originaria dell'Eritrea. Da giovane era stato campione regionale di tiro con la pistola. Una passione mai spenta, l'uomo aveva ancora un porto d'armi per uso sportivo e non si può escludere che frequentasse il poligono di Tor di Quinto, lo stesso finito sotto i riflettori alcune settimane fa per una Glock rubata da un uomo che a dicembre proprio a Fidene fece una strage uccidendo quattro donne.
Avvocata uccisa a Roma dall'ex, convalidato l'arresto di Costantino Bonaiuti
Sommario:
Bonaiuti avrebbe ucciso Martina fuori da un ristorante nel quale si erano dati appuntamento ieri sera per tentare di salvare un rapporto ormai logoro. Si frequentavano dal 2021, lei voleva lasciarlo. Lui però da sempre geloso e possessivo, non aveva nessuna intenzione di chiudere definitivamente la relazione. Da qui le liti fra i due. L'ultima esplosa venerdì sera è finita nel sangue.
La diagnosi di tumore
Secondo diverse voci di stampa, ancora tutte tutte da confermare, l’uomo avrebbe ricevuto una diagnosi di cancro e da quel momento aveva cambiato carattere, diventando più silenzioso e schivo.
Le pistole
Risulterebbe regolarmente denunciata per uso sportivo la pistola utilizzata da Bonaiuti davanti a un ristorante di viale Amelia, in zona Tuscolano, a Roma. Quando i poliziotti si sono presentati nel suo appartamento, il 61enne avrebbe consegnato l’arma, ne possiede quattro.
Bonaiuti, sarà ascoltato domani dal Gip per l'interrogatorio di garanzia. La procura di Roma gli contesta l'omicidio volontario aggravato dalla premeditazione.
Roma, spara contro la ex fuori dal ristorante: arrestati ex compagno ed un complice