Roma, 15 dicembre - Capodanno a Roma, scoppia il caso Tony Effe. È polemica sulla presenza del trapper romano in scaletta del maxi evento del 31 dicembre al Circo Massimo, al centro delle proteste i toni sessisti e violenti delle sue canzoni.
Dopo l’appello lanciato delle consigliere capitoline del centrosinistra e delle donne militanti dei circoli Pd di Roma, è sceso in campo anche il sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi: “Si dovrebbe prestare più attenzione a chi si offre un palco per cantare. Non diventare complici di spacciatori di violenza strapagata”.
La tempesta è ormai scoppiata. E, nonostante i tentativi dell’assessore Onorato (Grandi eventi) di minimizzare l’ingaggio del trapper, dal Campidoglio starebbe per arrivare il veto su Tony Effe al concerto di Capodanno al Circo Massimo. Il sindaco starebbe valutando un dietrofront dopo una lettera inviata dalle Dem romane: “Testi violenti e misogeni, ci sentiamo profondamente offese”. Ecco cosa sta succedendo in queste ore nella Capitale.
Campidoglio chiederà un passo indietro
Il Campidoglio, secondo quanto si apprende, chiederà a Tony Effe "di fare un passo indietro e di rinunciare ad esibirsi nel concerto di capodanno al Circo Massimo, che non deve essere un'occasione divisiva per la città". La presenza dell'artista ha scatenato nelle ultime giornate le polemiche di diverse associazioni. Ieri Differenza Donna ha definito "una scelta scellerata organizzare un concerto, dove il target saranno le ragazze e i ragazzi, nel quale sarà tra i protagonisti un cantante come Tony Effe, autore di testi sessisti, misogini e violenti".
“Ora però bisogna evitare che dopo il danno ci sia anche la beffa”, commenta il consigliere capitolino di FdI, Federico Rocca. “L'amministrazione comunale eviti di pagare eventuali penali - continua - che sarebbero a carico dei romani, poiché, non devono essere i cittadini a pagare il prezzo dell'incapacità di questa amministrazione, semmai se ne facciano carico Gualtieri e Onorato. Della serie: chi sbaglia paga”.
Caso Effe: “Messaggi offensivi verso le donne”
Fin dalle ore successive all'annuncio, malgrado l'assessore abbia cercato di smorzare le polemiche, l'indignazione delle associazioni in difesa delle donne e di tantissimi privati - oltre a tanti esponenti, soprattutto dell'opposizione - è montata sui social, al punto che sembra imminente la decisione del sindaco Roberto Gualtieri di sostituire Tony Effe con un altro artista per l'atteso concerto al Circo Massimo del 31 dicembre.
“La decisione di includere Tony Effe tra gli artisti del concerto di Capodanno al Circo Massimo è una scelta inopportuna e profondamente incoerente con i valori che Roma Capitale vuole promuovere". Così in una nota le consigliere municipali di Azione. “I testi di molte sue canzoni - aggiungono - veicolano messaggi offensivi verso le donne e normalizzano atteggiamenti violenti, contraddicendo le campagne di sensibilizzazione contro la violenza di genere. Come si può conciliare la lotta alla violenza sulle donne con l'esibizione di un artista che, nei suoi brani, utilizza linguaggi che perpetuano stereotipi dannosi e incitano alla sopraffazione? Il nostro dissenso è netto, il sindaco Roberto Gualtieri corregga questa scelta inopportuna”.
Militanti Pd: “Il Comune rinunci”
Non solo le consigliere municipali del centrosinistra. Anche le militanti dei circoli Pd di Roma, si stanno schierando con forza contro la partecipazione del cantante Tony Effe al concerto
di Capodanno. “Come cittadine romane e donne impegnate contro la violenza di genere e per il rispetto della libertà, autonomia e dignità femminile – si legge nel testo che sta ricevendo le adesioni prima di essere inviato al sindaco – ci sentiamo profondamente offese dalla scelta dell'amministrazione capitolina di invitare al concerto di capodanno Tony Effe noto per i suoi testi violenti e misogini. Chiediamo al sindaco Gualtieri che il Comune rinunci a questa esibizione che si pone in aperta contraddizione con il faticoso tentativo di affermare una cultura del rispetto e della parità".
Tony Effe: “Rispetto e amo tutte le donne”
Mentre la città è in subbuglio, Tony Effe tira dritto e sui social annuncia ai follower: “Roma ci vediamo a Capodanno”. Il trapper autore della hit 'Sesso e samba', in cui duetta con Gaia, per ora su Instagram si è limitato a un messaggio d'amore per Roma e, a suo modo, ha cercato di assicurare sui suoi sentimenti nei confronti delle donne.
“Sono onorato di cantare al Circo Massimo nella mia città. Voglio ringraziare il Comune per questa opportunità. Rispetto e amo tutte le donne. Mi dispiace che qualcuno ancora pensi il contrario”, ha detto Tony Effe su Instagram.
Onorato: “Chi si esibisce rispetta le donn o scende dal palco”
“Chi si esibisce a Roma sa che è una città accogliente, aperta e rispetta in maniera sacrale le donne, quindi chi si esibisce rispetta questo altrimenti, ovviamente, scende immediatamente da quel palco. Tony Effe ha un successo pazzesco e sarà emozionato di esibirsi nella sua
città”. Si è espresso così l’assessore capitolino ai Grandi Eventi, Alessandro Onorato, cercando di tamponare le polemiche sulla presenza del trapper al concerto di fine anno più atteso d’Italia.
Mazzi: “Spacciatori di violenza strapagata”
''La vicenda innescata dalle polemiche sul concerto di Capodanno a Roma - fa sapere Gianmarco Mazzi, sottosegretario alla Cultura con delega allo spettacolo dal vivo - ci suggerisce che, d'ora in avanti, si dovrebbe prestare più attenzione a chi si offre un palco per cantare. Non c'entra nulla, in questi casi, il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero, che è sacro. C'entra invece il mostrare senso di responsabilità nel non diventare complici di spacciatori di violenza strapagati, nel non preparare loro ribalte per poterlo fare come se tutto fosse normale”.
“'Mi hanno molto colpito le parole del presidente argentino Milei che ieri con semplicità ha detto 'al male organizzato occorre contrapporre il bene organizzato'. Ecco - sottolinea Mazzi - lo trovo un bel consiglio per i nostri organizzatori di concerti che sono i migliori al mondo e hanno per questo una grande responsabilità sociale”.