Lunedì 25 Novembre 2024
PATRIZIA TOSSI
Roma

Concerto 1° maggio a Roma: perché è al Circo Massimo e non in piazza San Giovanni

Per la prima volta dopo 35 anni, il Concertone trasloca. Restano alte le polemiche sui possibili rischi per l’area archeologica scattate dopo il caso Travis Scott

Concerto al Circo Massimo

Concerto al Circo Massimo

Roma, 30 aprile 2024 – Debutta al Circo Massimo il Concertone del 1° maggio a Roma, che per la prima volta non si terrà nella storica location di piazza San Giovanni. Non era mai accaduto da quando, nel 1990, i sindacati organizzarono la prima edizione dell’evento musicale per celebrare la Festa dei lavoratori. Dopo 35 anni, quest’anno la maratona musicale – condotta da Noemi, ed Ermal Meta, con Big Mama in apertura – trasloca al Circo Massimo, tra le polemiche dei residenti. Ecco perché.

Concertone 2024: perché trasloca al Circo Massimo

In piazza San Giovanni sono in corso dei lavori di restyling in vista del Giubileo 2025. Per questo gli organizzatori hanno dovuto trovare un'altra location. E dal Campidoglio è arrivata la proposta di spostare l’evento al Circo Massimo, la spettacolare area archeologica che si trova all’Aventino, tra il Colosseo e le Terme di Caracalla. E ha una capienza di circa 300mila persone

Un protocollo d'intesa firmato da Roma Capitale consentirà al Circo Massimo di ospitare concerti per i prossimi tre anni, nonostante le polemiche scoppiate l’estate scorsa dopo il maxi evento del rapper Travis Scott. Troppi decibel avevano fatto ‘tremare’ la terra, tant’è che la direzione del Parco Archeologico aveva minacciato di sospendere i grandi eventi sull’arena di epoca romana.

Il sindaco Gualtieri ha messo intorno al tavolo le istituzioni – compreso il Cnr e l'Ingv, l'istituto che si occupa di terremoti – e alla fine è arrivata l’intesa. Il Governo ha promesso di monitorare gli effetti delle vibrazioni sulla stabilità del Circo Massimo, ma intanto lo ‘show business’ non si ferma.

Gualtieri: “Nessun danno all’area”

Nessun caso Travis Scott. I concerti al Circo Massimo “si possono fare” e quello del rapper americano “è stato un successo”. Portare avanti le polemiche non aiuta, avverte l’assessore ai grandi eventi di Roma Capitale. “Al Circo Massimo ci vanno i grandi eventi perché vogliamo valorizzarlo. I concerti si possono fare e non ci sono stati danni. Contano i dati e credo che noi tutti ci dovremmo vantare per attrarre i grandi artisti”, ha detto nei giorni scorsi Alessandro Onorato.

E il sindaco di Roma Capitale, Roberto Gualtieri, aggiunge: “Nessun danno all'area, ma abbiamo definito un protocollo per essere tutti tranquilli”.

La protesta dei residenti

Gli abitanti del Colle Aventino sono preoccupati per il futuro del Circo Massimo. Già due anni fa avevano inviato un esposto al prefetto di Roma, per protestare contro gli effetti che i “concerti rock e rap possono avere sia sui monumenti archeologici dell’area contigua del Parco del Colosseo che sulla vita dei residenti del Rione Ripa”.

E ora i residenti tornano alla carica: chiedono chiarezza sui pareri tecnici che hanno dato il via libera all'utilizzo del Circo Massimo per eventi pubblici. Ma intanto, domani il Concertone del primo Maggio si farà. 

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