Non si terranno in primavera come doveva essere inizialmente, ma inizia lo stesso a entrare nel vivo il dibattito sulle prossime elezioni comunali a Roma. Sui nomi dei possibili candidati per ora tanti rumors e poche conferme, ma ultimamente sta prendendo sempre più piede l’ipotesi che a candidarsi come prossimo primo cittadino della Capitale ci sia anche Nicola Zingaretti.
Sulla questione è intervenuto il deputato Pd, Francesco Boccia: “Zingaretti oltre a essere il presidente della Regione è anche un autorevole esponente del Partito Democratico. È stato anche presidente della provincia di Roma. C'è bisogno di un governo di centrosinistra nella Capitale. Nicola è fra gli amministratori più apprezzati di Italia, è normale che si parli di lui”, ha detto.
E sulle possibili primarie di un polo unito di centrosinistra, afferma che queste “si faranno" e che "chi è fuori da questa coalizione, allora è con la destra”.
Perchè si parla di Zingaretti
Ultimamente l’ex segretario del Pd è molto attivo su Roma. La proposta di ieri di restaurare come Regione il Casale della Cervelletta è sembrata una sfida a Virginia Raggi, attuale sindaca della Capitale. Il tutto con il plauso del ministro Franceschini e dei ragazzi del Cinema America. Prima c’era stato anche il botta risposta con Carlo Calenda sull’anello ferroviario.
Inoltre, il Lazio sta facendo relativamente bene nel tentativo di contenere la pandemia da Covid-19. È stata la Regione rimasta più a lungo in zona gialla e ieri ha inaugurato a Valmontone il più grande hub vaccinale del Lazio, il più ampio mai progettato fino ad ora in Italia.
Quando si vota
Posticipate a causa della pandemia, le urne per le elezioni amministrative di Roma si apriranno in una data compresa tra il 15 settembre e il 15 ottobre, con l’accoppiata più probabile che è quella del 10 e 11 ottobre. Gli eventuali ballottaggi si terranno poi dopo due settimane.
Essendo Roma un Comune con più di 15mila abitanti, se nessun candidato al primo turno dovesse ottenere la maggioranza assoluta allora si procederà a un ballottaggio tra i due più votati. Qualora si dovesse verificare una perfetta parità nel testa a testa, sarà eletto sindaco il candidato più anziano.