Roma, 9 giugno 2021 - Il candidato alle primarie del centrosinistra e nome di punta del Partito Democratico per la corsa a sindaco di Roma, Roberto Gualtieri ne è sicuro: “Lo scenario più realistico al ballottaggio è con un candidato della destra”, ha dichiarato ieri sera in un’intervista al talk show politico “Di Martedì” su La7. Chi sarà non è dato saperlo, anche se negli stessi momenti il leader della Lega Matteo Salvini, a Porta a Porta, annunciava il possibile “accordo” del centrodestra per le amministrative nella giornata di oggi.
Le parole di Gualtieri lasciano intendere come la prima fase per la conquista del Campidoglio, nei piani del Partito Democratico, passi da una sfida interna in quell’area che a livello nazionale sta cercando un accordo e lo ha trovato per la città di Napoli, ovvero con il Movimento 5 Stelle. Troppo ingombrante, per la Capitale, il nome di Virginia Raggi, i cui rapporti con i Dem e l’ex segretario Nicola Zingaretti, alla guida della Regione Lazio, sono stati sempre ai minimi termini.
Gualtieri attacca sui danni del nubifragio
E, infatti, è proprio sulla sindaca Raggi che si concentrano le critiche del candidato del centrosinistra. L’occasione, nella giornata di ieri, è stato il nubifragio che ha colpito la Capitale, e come di consueto ha mandato in tilt intere aree della città con allagamenti e disagi.
"Oggi è stata una situazione davvero drammatica”, il commento di Gualtieri. Secondo l’ex ministro dell’Economia, a Roma negli anni è “mancata la manutenzione ordinaria e sono mancati gli interventi straordinari come a Ponte Milvio. Non è possibile che Roma si faccia trovare impreparata”, ha concluso.
La “riabilitazione” dell’ex sindaco Ignazio Marino
Nel corso dell’intervista è riaffiorato anche il nome dell’ex sindaco di Roma, Ignazio Marino: la sua rimozione, voluta da Matteo Renzi, a quel tempo alla guida del Partito Democratico, a causa delle polemiche suscitate dai rimborsi ottenuti da Marino per alcuni pranzi privati (l’ex primo cittadino fu poi assolto in Cassazione), ma anche per la sua distanza politica con l’ex segretario, di fatto aprì la strada per il Campidoglio a Virginia Raggi.
Il Pd deve chiedere scusa per Marino? "Sicuramente, visto come è andata a finire, la scelta dell'allora segretario nazionale non è stata felice. Sono contento che Marino abbia deciso di votare alle primarie. Il nome del segretario di allora si può dire, è noto: Matteo Renzi", ha attaccato Gualtieri.