Tivoli (Roma), 9 dicembre 2023 – Lacrime e paura, “anziani che piangevano e avevano sete”, costretti ad aspettare i soccorsi sulle scale antincendio, protetti soltanto dalle coperte che avevano sul letto. Sono immagini forti quelle raccontate dai sopravvissuti dell’incendio all’ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli, dove all’indomani della tragedia si contano tre morti.
Le vittime sono tre pazienti molto anziani: si tratta dell’84enne Giuseppina Virginia Facca e di due 86enni, Romeo Sanna e Pierina Di Giacomo. Una quarta persona, Emilio Timperi di 76 anni, è deceduto prima del rogo, forse stroncato da un infarto. Ecco il racconto dei sopravvissuti.
“Nessuno è morto tra le fiamme. Due persone sono morte sul posto e una mentre veniva trasportata. La quarta persona è deceduta 30 minuti prima dell’inizio dell’incendio, quindi su questo la procura non indaga”. Le cause? “Abbiamo ipotesi investigative, ma stiamo indagando”, dice il procuratore di Tivoli, Francesco Menditto.
Inferno di fiamme e fumo
Infermieri e volontari si sono fatti largo tra il buio e il fumo, cercando di mettere in salvo i pazienti portandolo a braccio o “usando lenzuola come barelle”. A illuminare i passi solo le torce dei cellulari. Una colonna di fumo è salita velocemente attraverso le scale, saturando stanze e corridoi dei reparti, mentre la “catena umana dei pazienti” – quelli che si sentivano meglio e che hanno potuto alzarsi dal letto – si è messa al lavoro per aiutare gli infermieri a salvare i degenti più gravi.
Un paziente: “Abbiamo usato le torce del cellulare”
“È successo verso le 23. Io mi trovavo in reparto al quarto piano, nella parte nuova di chirurgia. È stato brutto: il personale era ridotto per via della festa dell'Immacolata, dentro l'ospedale c'era la luce, ma gli ascensori erano in blackout. All'esterno non c'erano luci di emergenza sulla scala antincendio e abbiamo usato le torce del cellulare”, racconta Enzo Passaro, ricoverato all'ospedale di Tivoli per un intervento chirurgico.
Passaro era prossimo alle dimissioni e, mentre era su TikTok con moglie e amici, è ritrovato catapultato in una notte tragica. “Il fumo saliva velocemente, stavo abbastanza bene fisicamente e ho dato una mano agli infermieri”, racconta.
“Gli anziani piangevano”
“Ho agito per istinto, abbiamo messo in salvo e in sicurezza le persone dei reparti”, continua l’uomo. In Pronto soccorso le urla e la paura. “Tante persone anziane piangevano, avevano sete, le abbiamo messe con una coperta fuori, attraverso le scale antincendio”.
"Ho firmato un foglio che ha tenuto la capo sala per lasciare i posti letto ad altri", racconta ancora Enzo che alle tre di notte ha chiamato la moglie per farsi venire a prendere e ora è finalmente a casa, mentre scorre video e foto di una nota che non può dimenticare.