Roma, 20 settembre 2021 - Riconosciuta l'associazione di stampo mafioso, il clan Casamonica è mafia. Lo hanno stabilito i giudici della Decima sezione penale del tribunale di Roma che hanno emesso nell'aula bunker di Rebibbia, dopo sette ore di camera di consiglio, la sentenza di condanna a carico di 44 imputati con accuse che vanno a vario titolo dall'associazione mafiosa dedita al traffico e allo spaccio di droga, all'estorsione, l'usura e detenzione illegale di armi. Il processo è scaturito dall'indagine dei carabinieri “Gramigna”, coordinata dai pm della Dda di piazzale Clodio. Per questa stessa vicenda, nel maggio del 2019, erano state disposte 14 condanne in abbreviato e tre patteggiamenti per l'organizzazione criminale attiva nell'area est della Capitale.
I giudici hanno inflitto 30 anni di reclusione per Domenico Casamonica e 20 anni e mezzo per Giuseppe Casamonica. Tra i condannati, anche Luciano Casamonica (12 anni e 9 mesi) Salvatore Casamonica (25 anni e 9 mesi) e Pasquale Casamonica (23 anni e 8 mesi). Inflitta una pena di 19 anni per Massiliano Casamonica. L'indagine era stata avviata nel 2015. "Con questa sentenza, il Tribunale di Roma riconosce in pieno la matrice mafiosa del sodalizio criminale costituito nell'ambito della famiglia Casamonica e fa luce su una sequela di episodi di estorsione e violenza rimasti sino ad oggi impuniti, anche a causa della dilagante omertà imposta dal clan nel quadrante sud-est della capitale", osserva l'avvocato Giulio Vasaturo, legale di parte civile per conto dell'associazione antimafia Libera. "È un fondamentale riconoscimento per l'ottimo lavoro della Procura di Roma e della polizia giudiziaria che nel giro di pochi anni hanno saputo imprimere un colpo durissimo alle cosche dei Fasciani, Spada, Casamonica e dei Senese, per troppo tempo egemoni a Roma".
La richiesta: 630 anni di carcere
Sono entrati questa mattina in camera di consiglio i giudici della Decima sezione penale per emettere la sentenza del maxi-processo al clan Casamonica: 44 gli imputati con accuse che vanno a vario titolo dall'associazione mafiosa dedita al traffico e allo spaccio di droga all'estorsione, l'usura e detenzione illegale di armi. In 14 sono accusati di associazione a delinquere di stampo mafioso. I pm Giovanni Musarò e Stefano Luciani hanno chiesto condanne per oltre 630 anni complessivi di carcere: la pena più alta, 30 anni, è stata chiesta per i capi dell'organizzazione, tra cui Giuseppe, Luciano e Domenico Casamonica. La sentenza è attesa questo pomeriggio.