Roma, 30 dicembre 2021 - Su 25.240 tamponi molecolari e 60.273 tamponi antigenici per un totale di 85.513 tamponi, si registrano 5.843 nuovi casi positivi (+595, qui i dati di ieri). I casi a Roma città sono a quota 2.872. Il bollettino conta 6 nuovi decessi mentre sul fronte delle ospedalizzazioni sono 1.127 le persone ricoverate nelle aree mediche (+57), 150 quelle nelle terapie intensive (+3) , si contano nelle ultime 24 ore 1.219 i guariti. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 6,8%.
“Oggi nuovo record di casi positivi e su sei decessi cinque non erano vaccinati", sottolinea l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato.
"Nella giornata di ieri somministrati oltre 60 mila vaccini ovvero il 21% in più del target commissariale. Sono oltre 35 mila le somministrazioni del vaccino pediatrico, mentre il 40% degli adulti ha effettuato la dose booster, raggiungendo quota 2 milioni di dosi. Esprimo solidarietà e vicinanza al personale sanitario del policlinico di Tor Vergata vittima negli ultimi giorni di episodi di violenza. I nostri operatori stanno combattendo in prima linea il virus con passione e abnegazione" conclude D'Amato.
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La mappa del contagio
I casi a Roma città sono a quota 2.872 (+491) a cui si aggiungono 962 nuovi casi individuati nel bacino metropolitano per un totale di 3.834 casi nell’intera area romana, dove sono otto i decessi registrati nell’ultima giornata. Nelle province si registrano 2.009 nuovi casi: all'Asl di Frosinone sono 710 i nuovi casi e un decesso a Latina 734 e un decesso a Rieti 346 e a Viterbo sono 219 i nuovi casi nelle ultime 24h.
Zingaretti firma l’ordinanza sui tamponi
Punta a snellire le code per i tamponi negli hub e nelle farmacie la nuova ordinanza, firmata dal presidente della Regione Nicola Zingaretti e dall'assessore alla Sanità Alessio D'Amato, interviene sulla definizione dei casi positivi, modalità di tracciamento e criteri di fine isolamento e fine quarantena, e sulle modalità di accesso alle strutture sanitarie.
Il provvedimento prevede che nel Lazio per la diagnosi di infezione da Sars-CoV-2 con un test antigenico positivo non servirà la conferma del molecolare per la definizione di caso confermato Covid e conseguente disposizione di isolamento.
Prevede, inoltre, che un test antigenico negativo in persone sintomatiche necessiterà di conferma con un secondo test antigenico rapido a distanza di 2-4 giorni o molecolare, esclusivamente sulla base della valutazione clinica (per esempio presenza e gravità dei sintomi)
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Dallo Spallanzani il parere degli esperti
"Non facciamo test inutili per il Covid. Nell'ultima settimana è andata crescendo la richiesta di tamponi per Sars- Cov- 2. E si sta già determinando in alcune situazioni una difficoltà ad ottenere un tampone molecolare in tempi brevi. Ma le alternative ci sono. In moltissimi casi, ad esempio tamponi fatti da persone asintomatiche a basso rischio, basta il risultato di un tampone antigenico", spiega, in una nota, il Comitato tecnico scientifico dell'Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma.
"In tempi di così alta prevalenza del virus con la variante Omicron, il risultato positivo di un tampone antigenico è altamente affidabile. La conferma molecolare serve soprattutto quando si devono prendere decisioni cliniche in persone ad alto rischio. E in caso di tampone antigenico negativo - prosegue la nota - la conferma molecolare serve solo in presenza di sintomi rilevanti o di importanti fattori di rischio. Dobbiamo puntare sulla capacità dei cittadini di seguire le indicazioni di prevenzione e investire le risorse dove sono più utili per tutelare la salute di tutti", conclude l'Inmi.