Lunedì 23 Dicembre 2024
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Roma, blitz di Casapound sotto la sede di Aifa: "Verità per De Donno"

Una cinquantina di militanti hanno manifestato per chiedere di fare luce sulla morte dell'ex primario di Mantova, 'padre' delle ricerche sul plasma iperimmune. "Si è scontrato con affarismo e speculazione", hanno detto gli attivisti

Casapound sotto la sede di Aifa

Roma, 31 luglio 2021 - Blitz di Casapound sotto la sede dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), una cinquantina di militanti hanno appeso uno striscione per chiedere di fare luce sulla morte di Giuseppe De Donno, l'ex primario di pneumologia dell'ospedale di Mantova, trovato senza vita nella sua casa. “Verità per De Donno” è il testo esposto durante l'azione in via del Tritone, nel centro di Roma.

“De Donno - ha spiegato al megafono Luca Marsella, tra i leader di Casapound e consigliere municipale a Roma - è stato uno dei principali fautori della cura con plasma iperimmune ma, nonostante i risultati positivi, si è dovuto scontrare con una vera e propria campagna denigratoria”. La morte dell'ex primario ha sollevato negli ultimi giorni diverse ipotesi di complotto delle multinazionali del farmaco, sollevate dai No-Vax.

Striscione esposto sotto la sede di Aifa
Striscione esposto sotto la sede di Aifa

“Lo stop alla ricerca sul plasma iperimmune è sicuramente stato un duro colpo per De Donno, un dolore difficile da superare, soprattutto, da medico e uomo di scienza, devi scontrarti con affarismo e speculazione”, ha aggiunto Marsella. “È in questo senso che noi oggi chiediamo verità: la morte di De Donno ha dei responsabili e dei mandanti chiari. È stato deriso, umiliato, emarginato, pur continuando a mettersi al servizio dei suoi pazienti, al contrario dei virologi da talk show, troppo impegnati a fare gli influencer”, ha detto il portavoce della protesta sotto la sede di Aifa.

CasaPound ha annunciato di essere oggi presente anche in molte piazze in tutta Italia, senza bandiere, contro il Green Pass. "L'Aifa – sottolinea CasaPound in un post su Facebook - insieme all'Iss (Istituto Superiore della Sanità, ndr) aveva scartato superficialmente il protocollo di De Donno", per questo i militanti oggi si sono dati appuntamenti sotto l'Agenzia "per ricordare proprio l'ex primario di pneumologia dell'ospedale di Mantova trovato senza vita nella sua casa", conclude CasaPound.

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