Lunedì 25 Novembre 2024
REDAZIONE ROMA

“Salviamo la biblioteca dell’IIS Federico Caffè”: una petizione contro il ‘licenziamento’ del prof

Massimo Tegolini, professore in pensione, se ne occupa dal 2011 catalogando volumi e organizzando incontri per studenti e per l’intera comunità del XII Municipio di Roma. Ora il preside ha chiesto la riconsegna delle chiavi poiché pratica “non consona” per la legge

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La biblioteca dell'IIS Federico Caffè (Facebook)

Roma, 26 novembre 2024 – Un appello per evitare il ‘licenziamento’ di Massimo Tegolini, che da tredici anni dedica le sue giornate a tenere aperta la biblioteca dell’IIS Federico Caffè di Roma. Di vero e proprio licenziamento non si tratta – l’uomo è un professore in pensione che svolge attività di volontariato – ma il dirigente scolastico dell’Istituto, Francesco Rossi – ha chiesto la riconsegna delle chiavi e del codice di allarme poiché pratica “non consona rispetto al vigente dettato normativo”. 

Grazie all’aiuto di Polo RMR SBNCloud dell'Archivio Storico Capitolino e di una cinquantina di studenti universitari della Sapienza e di Roma 3 che vi hanno svolto il tirocinio, Tegolini ha organizzato personalmente per oltre un decennio incontri ed altri eventi culturali aperti alla cittadinanza, senza contare il vero e proprio lavoro bibliotecario come la catalogazione di innumerevoli volumi. 

“Dal 2011 nel territorio del XII municipio di Roma la biblioteca dell'IIS Federico Caffè è aperta agli studenti e negli ultimi tre anni a tutti i cittadini, attuando così quella promozione della lettura che l'articolo 5 della legge 1 febbraio 2020/15 definisce 'strumento di base per l'esercizio del diritto all'istruzione e alla cultura nell'ambito della società della conoscenza’”, scrivono il Forum del Libro e l'associazione culturale Monteverdelegge, che ora lanciano una petizione per evitare la fine di questa esperienza culturale. Diretta al preside Rossi, l’iniziativa – firmabile qui – vuole mantenere aperta la biblioteca ‘di Tegolini’ per di proseguire la sua attività di volontariato per un totale di 39 ore a settimana, dal lunedì al venerdì, per gli studenti come per la cittadinanza. L’appello online si rivolge a “tutti coloro abbiano a cuore la scuola come bene comune secondo i dettami della nostra Costituzione”.