Venerdì 27 Dicembre 2024
REDAZIONE ROMA

Bambino iperattivo “cacciato” da scuola, sospeso il preside dopo l’ispezione del ministero

Il dirigente scolastico: “Farò ricorso al giudice del lavoro. C’è accanimento strano ed esagerato”

Alunni in una scuola elementare (foto d'archivio)

Ladispoli (Roma), 11 marzo 2024 – Sospeso il preside della scuola elementare di Ladispoli dove, la scorsa settimana, si è verificato il caso dell’alunno iperattivo “cacciato”. L'Ufficio scolastico regionale del Lazio ha disposto la sospensione del dirigente scolastico dell'istituto Corrado Melone di Ladispoli a seguito della richiesta di accertamento ispettivo disposta dal ministro dell'istruzione Giuseppe Valditara in riferimento ai fatti che hanno coinvolto un bambino di 6 anni affetto da deficit di attenzione e iperattività sospeso dalla scuola. Al suo posto l'Ufficio scolastico ha nominato un reggente. Lo fa sapere con una nota il ministero dell'Istruzione e del Merito.

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Il preside: “Ricorrerò al giudice del lavoro”

"Ricorrerò al giudice del lavoro. Io sono certo e ho fiducia negli ispettori che faranno il loro lavoro, come già stanno facendo, e che porteranno alla verità”. Così all'agenzia Ansa, il preside dell'istituto di Ladispoli, Riccardo Agresti. “Se c'è una denuncia penale sarà il mio avvocato a proteggermi. Se invece è un procedimento scolastico e basta… è evidente che qualcuno mi vuole fuori dalla scuola”, afferma, sottolineando che quello che sta avvenendo è “un accanimento strano ed esagerato”. “La comunicazione era riservatissima eppure è uscita quando nessuna delle scuole aveva aperto la posta” dice il preside in merito alla comunicazione della sospensione. “È stato evidenziato un mio reato penale, quello di non aver messo in atto la decisione del Tar. Ma io, ripeto, come già detto, non ero a conoscenza del fatto. La decisione del Tar era stata presa il pomeriggio precedente, quando la scuola era chiusa”. E la mattina dopo “la posta è stata aperta dopo l'orario di ingresso dei bambini”.

Cosa è accaduto

La vicenda è iniziata con il provvedimento di sospensione di 17 giorni dalle lezioni preso dalla scuola di Ladispoli verso un bambino di 6 anni affetto da “un disturbo di deficit con iperattività”. La famiglia dell’alunno si era appellata direttamente al ministro dell’Istruzione per chiedere di far rispettare la decisione presa dal Tar del Lazio di riammettere il bambino a scuola. Una disposizione subito applicata che ha portato anche a un’ispezione richiesta dal ministro all’ufficio scolastico regionale per comprendere il motivo per cui il decreto del Tar, che disponeva il rientro a scuola dell'alunno, non fosse subito stato attuato dall'Istituto di Ladispoli. Ora il ministero ha comunicato la decisione di sospendere il dirigente scolastico. 

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