Roma, 12 ottobre 2022 – È stata condannata a 13 anni e 2 mesi di carcere l’imprenditrice Anna Bettozzi, in arte Anna Bettz. Sognava di fare la cantante, emulando il successo di Madonna, invece è finita agli onori della cronaca come Lady Petrolio, famosa per la lunga storia d’amore con Sergio Di Cesare – il patron di Europetroli, scomparso nel 2018 fa a 74 anni – e per le sfarzose feste delle lunghe notte romane.
Nel maggio del 2019, la biondissima lady era stata fermata alla frontiera di Ventimiglia a bordo di una Rolls Royce, mentre stava andando al festival di Cannes. In macchina aveva 300mila euro in contanti, mentre nella sua camera d'hotel a Milano gli inquirenti trovarono un piccolo tesoro di 1 milione e 400mila euro, poi sequestrati.
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La condanna
Prima battuta di arresto della max indagine sulle “Petrol Mafie Spa”, oggi si è concluso uno dei processi, dibattuto con rito abbreviato. Il gup di Roma ha condannato a 13 anni e 2 mesi di reclusione la soubrette romana Anna Bettozzi. La sentenza chiude uno dei filoni dell'inchiesta “Petrol Mafie Spa”. Riconosciuta la responsabilità penale anche per altri otto imputati, con pene comprese tra i 9 anni e 4 mesi e i 4 anni e 2 mesi. Nei confronti della Bettozzi è stata applicata anche l'aggravio della libertà vigilata per tre anni e l'interdizione perpetua dai pubblici uffici.
L’inchiesta “Petrol Mafie Spa”
Quando scattarono gli arresti, la Bettozzi fu soprannominata Lady Petrolio. Le tranche degli accertamenti avevano riguardato, oltre a quella di Roma, anche le procure di Catanzaro, Reggio Calabria e Napoli. Con l’inchiesta sulle Petrol Mafie, i pm contestavano all’imprenditrice, vedova del noto petroliere, e agli altri imputati le accuse, a vario titolo, di associazione per delinquere costituita per la commissione di plurimi reati tributari, illecita commercializzazione di prodotti petroliferi, riciclaggio e autoriciclaggio, anche al fine di agevolare le attività di associazioni di tipo mafioso.
Chi è Lady Petrolio
Ex immobiliarista e aspirante cantante, Anna Bettozzi è finita spesso al centro delle cronache rosa romane. Una lungo matrimonio con il petroliere umbro Sergio Di Cesare, che affiancava la passione per l’energia ad un impegno sostenibile con la promozione di numerosi studi universitari sull'impatto ambientale. I soldi non le mancavano, ma Anna Bettz – così era conosciuta negli ambienti capitolini – sognava la gloria.
Voleva diventare come Madonna, la sua paladina, sognava di diventare famosa come cantante. Qualcuno, pochi in verità, la ricorda per le apparizioni televisive al Maurizio Costanzo Show e a “Quelli che il calcio”, ma il grande successo non è mai arrivato. Il suo status eccellente da Lady Petrolio qualche porta gliel’ha aperta, per la verità, grazie alle conoscenze dei salotti buoni di Roma. Riuscì a collaborare con importanti produttori discografici, tra cui il cantante e discografico Kofi – che vanta lavori al fianco di Cher e Celine Dion – e il tastierista David Foster, vincitore di numerosi Grammy. Nel 2020, annunciò perfino l’uscita di un disco con Craig David.
Nel 2019, nei giorni dello scandalo che la trasformò in Lady Pretrolio, Anna Bettz fu fotografata sul red carpet del Festival di Cannes con Gabriel Garko: insieme a lui avrebbe dovuto girare lo sport pubblicitario per la Made Petrol, sulla colonna sonora di “Libero”, un pezzo scritto dalla stessa Bettz. Garko avrebbe dovuto interpretare il ruolo di 007, per la “modica” cifra di 250mila euro: così era emerso nelle intercettazioni telefoniche. Ma poi scoppiò lo scandalo e nacque il personaggio che rese Anna famosa: Lady Petrolio.