Venerdì 22 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Andrea Stroppa, referente italiano di Musk, indagato nell'inchiesta Sogei. Nel mirino un documento della Farnesina

L’esperto informatico accusato di concorso in corruzione, si dichiara “totalmente estraneo” ai fatti contestati. Al vaglio l’appalto per il sistema satellitare Starlink. La procura: “Passato a Stroppa un documento riservato”. Il ministero degli Esteri: “Non è uno di quelli classificati ‘segreti’”

Andrea Stroppa, foto tratta dal suo profilo X

Andrea Stroppa, foto tratta dal suo profilo X

Roma, 15 ottobre 2024 – Il referente italiano di Elon Musk è finito nell’inchiesta della Sogei, che ha portato all’arresto del direttore generale Paolino Iorio. Il 30enne Andrea Stroppa, l’esperto informatico che collabora con Musk, è indagato insieme ad altre 17 persone. L’accusa mossa nei suoi confronti dalla Procura di Roma è quella di concorso in corruzione. 

Secondo quanto scrive la Gdf in una informativa citata nel decreto di perquisizione, Stroppa sarebbe stato “agganciato” da un militare della Marina (un capitano di fregata anche lui indagato) per l’acquisizione di Starlink, il progetto di internet via satellite fondato dal miliardario Elon Musk. Stroppa viene definito da chi indaga come "referente in Italia della multinazionale Space X". L’esperto informatico si è dichiarato "totalmente estraneo ai fatti”

Il documento nel mirino

In base alla ricostruzione degli inquirenti, Stroppa avrebbe ricevuto da un indagato un documento riservato della Farnesina in cambio di utilità. In particolare i pm di piazzale Clodio affermano che il militare della Marina, indicato come “Antonio della Difesa”, in concorso con il legale rappresentante di Olidata e Stroppa, "compiva atti contrari ai suoi doveri d'ufficio rivelando illegittimamente a Stroppa notizie di ufficio destinate a rimanere segrete".

Il militare "inoltrava a Stroppa un documento riservato del Ministero degli Affari Esteri redatto a margine di una riunione tenutasi in data 29 agosto scorso”. Un incontro al quale il capitano di fregata "prendeva parte in virtù del proprio-ruolo di Ufficiale della Marina Militare in forza al VI Reparto dello Stato Maggiore Difesa". Sul tavolo, quel 29 agosto, ci sarebbe stata proprio “la valutazione del progetto finalizzato all'impiego con scopi militari prima e dual use dopo, delle tecnologie satellitari fornite dall'azienda americana Space X".

In cambio del documento, si legge nel capo di imputazione, il militare "accettava la promessa dallo Stroppa, nell'ambito di una più ampia attività di agevolazione rispetto agli interessi della multinazionale Space X, della conclusione di un contratto di fornitura tra tale società e la Olidata e la susseguente stipula di ulteriore contratto di partnership tra Olidata e una società partecipata occultamente dal militare".

La Farnesina

Circa il documento nel mirino degli inquirenti, che sarebbe passato in base alle ricostruzioni della Procura dal militare a Stroppa, La Farnesina precisa che non si tratterebbe di un documento “riservato”, secondo la classificazione di legge della documentazione "riservata" e "segreta". Dovrebbe trattarsi invece di un documento interno, un elenco di necessità espresse dal ministero (il numero delle ambasciate e consolati) da collegare al sistema se eventualmente fosse andata avanti la procedura.

Da alcuni mesi sono in corso valutazioni sulla possibilità di utilizzare sistemi Star Link per le comunicazioni di installazioni della presidenza del Consiglio, degli Esteri e della Difesa in aree problematiche. Si tratta di migliorare il livello delle comunicazioni di ambasciate e addettanze militari soprattutto nell'area del Mediterraneo. 

Stroppa: “Estraneo ai fatti”

"Tengo a dichiarare con forza la mia totale estraneità rispetto alla contestazione che è stata recentemente formulata nei miei confronti dalla Procura della Repubblica di Roma, che ha ipotizzato un mio coinvolgimento in un episodio di corruzione di un ufficiale dell'Esercito Italiano". Lo afferma all'ANSA Andrea Stroppa. "Voglio precisare - spiega Stroppa - che tutti i rapporti che ho tenuto nel tempo con i pubblici ufficiali sono sempre stati improntati alla massima correttezza e trasparenza. Ho peraltro fornito sin da subito la più totale collaborazione agli inquirenti, auspicando che possa essere accertata in tempi rapidi la mia totale estraneità rispetto ai fatti oggetto di indagine. Pertanto - conclude - proseguo nel mio lavoro con l'abituale serietà".

La Difesa

Lo Stato Maggiore della Difesa in merito al presunto coinvolgimento di un militare della Marina nell'indagine Sogei, "assicurerà il massimo supporto alle autorità inquirenti. I presunti comportamenti per i quali si indaga non sono certamente compatibili con i valori e i principi fondanti delle Forze Armate italiane".