Roma, 4 maggio 2023 - Roma, 4 mag. - "A seno e a petto nudo in strada per denunciare l'oscenità del Governo, che continua ad assistere imperturbabile alla morte dei propri cittadini a causa di eventi meteorologici estremi e ad alimentarne la causa, foraggiando senza scrupoli l'industria del fossile". Le attiviste e gli attivisti di Ultima Generazione questa mattina a Roma, in via del Tritone al semaforo di piazza Barberini hanno bloccato la strada e si sono tolti la maglia restando a torso nudo, mentre un'altra persona si è denudata completamente. Dopo pochi minuti di blocco, sono arrivate sul posto le Forze dell'ordine, che in poco tempo hanno portato via i manifestanti.
Osceno ciò che è accaduto in Emilia Romagna
"Sono Eos ho 33 anni e oggi insieme ad altre persone ho deciso di bloccare una strada di Roma con tutta la vulnerabilità che ho, perché vulnerabile è il mondo in cui viviamo. Diranno forse che siamo oscene. Ma io mi chiedo. Siamo oscene? Osceno è quello che è successo in Emilia Romagna e il Governo, che sa che questi eventi estremi continueranno a succedere e, nonostante ciò, continua a investire nelle fonti fossili".
Osceno è mandare a giudizio chi protesta
"Osceno - prosegue l'attivista - è il dispiegamento di soldi e forze pubbliche per mandare a giudizio il 12 maggio cittadini e cittadine che, con disperazione e urgenza, chiedono al Governo di smettere di investire in fonti fossili per salvare le famiglie italiane. Io sono una donna, sono cristiana, ma non sono una madre, perché Giorgia non ha alcuna intenzione ad oggi di creare le condizioni per un territorio abitabile per i miei figli", ha dichiarato Eos. Il 12 maggio, infatti, Ultima generazione terrà un presidio alle ore 13 a piazzale Clodio, davanti al Tribunale di Roma, a supporto di Davide, Laura ed Alessandra, i tre ambientalisti finiti a processo per l'imbrattamento del Senato, istituzione che si è peraltro costituita parte civile.
Sfollati e due morti in Emilia
E ancora si legge nella nota del movimento "Le drammatiche conseguenze del vortice meteorologico, che ha provocato rovinose alluvioni, con danni, centinaia di sfollati e due vittime in Emilia Romagna nelle ultime 72 ore ha messo a nudo la fragilità del sistema geomorfologico e idrogeologico del Paese. Ma espone alla nudità anche la mancanza di qualsiasi volontà del Governo di fare scelte concrete per contrastare la crisi climatica in atto".
Commissario siccità o commissario alluvione?
"Gli scienziati - spiegano - ormai hanno certificato come l'alterazione del clima porti alla ciclica alternanza tra lunghi periodi siccitosi e improvvisi fenomeni estremi, con conseguenze drammatiche per le popolazioni, le attività economiche e la vita civile dei territori. La risposta del Governo è stata finora la sola nomina di facciata di un Commissario per la siccità, che ha annunciato domani un vertice: si presenterà da Commissario alla siccità, o si trasformerà in Commissario all'alluvione? La disobbedienza civile nonviolenta è nuda, come i nostri corpi: ma è naturale. La nudità dell'incompenza, dell'arroganza, dell'inazione del Governo, al contrario è scandalosa e oscena. Ancor di più di fronte al dramma che in queste ore stanno vivendo tante famiglie e imprese dell'Emilia Romagna”.
"Investire nella transizione ecologica”
Per questo il Governo deve smettere di finanziare l'industria dei combustibili fossili e avviare una reale politica di transizione ecologica. Destinando i 41,8 miliardi pubblici di euro investiti nel 2021 a sostegno del fossile, in opere capaci di mettere in sicurezza il paesaggio e le popolazioni che ci vivono e lavorano; progetti capaci di restituire all'ambiente naturale la vocazione di far fronte agli effetti della crisi climatica, persa da decenni a causa di scelte economiche e urbanistiche scellerate".