Roma, 30 maggio 2022 – Profanata la tomba di Alfredino Rampi, 11 svastiche naziste disegnate sulla lapide del bambino diventato simbolo di forza e coraggio. È successo questa notte al cimitero Verano di Roma, dove è sepolto il bimbo morto il 13 giugno 1981 in un pozzo a Fiumicino. Tre giorni di agonia e poi la morte, davanti agli occhi di un’Italia che rimase attaccata alla Tv per 18 ore, in una lunga ed estenuante diretta.
Alfredino Rampi, tomba profanata: è iniziata la rimozione delle svastiche
"Un colpo al cuore la profanazione della tomba di Alfredino Rampi. Gli autori di questo scempio devono vergognarsi e spero vengano individuati presto”, scrive in un tweet il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. E gli fa eco il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri: " È inaccettabile la vigliacca profanazione della lapide del piccolo Alfredino, imbrattata con 11 svastiche. Faremo ripulire subito questo scempio. Alfredino resta nei nostri cuori e Roma gli ha appena dedicato un bel murale a Garbatella. Questi barbari si vergognino".
"La profanazione della tomba di Alfredino è un gravissimo, ingiustificato e incomprensibile atto. Gli inquirenti facciano luce su quanto accaduto e si perseguano i responsabili senza alcun indugio. È inquietante che il cimitero monumentale del Verano possa essere oggetto di atti vandalici, ma ancora di più contro la sepoltura di un bambino innocente simbolo di una tragedia nazionale che colpì le coscienze e i cuori di tutti gli italiani", dice il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida.
“La profanazione della tomba di un bimbo come Alfredino Rampi è un atto infinitamente vile e spregevole che ci spezza il cuore e che condanniamo senza appello. Nell'esprimere vicinanza alla famiglia, chiediamo che i colpevoli vengano presto individuati'', fa sapere Carlo Costantini, segretario generale della Cisl di Roma Capitale Rieti.