Mercoledì 4 Settembre 2024

Tassisti aggrediscono il leader radicale Matteo Hallissey: stava offrendo passaggi gratuiti per Fiumicino

Si trattava di un’iniziativa del partito, “FreeTaxi”. Le parole dopo gli insulti: “Truffe e corse negate: uesta è la realtà dei nostri taxi. Serve liberalizzazione del settore”

hallissey

Taxi all'aeroporto di Fiumicino (Ansa). Nel cerchio, Matteo Hallissey (Facebook)

Roma, 2 settembre 2024 – Tassisti contro il “FreeTaxi” dei Radicali italiani, l’iniziativa che vede offrire passaggi gratuiti ai cittadini che, in questo caso, necessitano un passaggio all’aeroporto di Fiumicino. L’obiettivo è semplice: far loro risparmiare il conto, spesso piuttosto salato, per una corsa dal centro della Capitale al suo principale aeroporto.

Ieri sera, Matteo Hallissey, segretario dei Radicali, e lo streamer Ivan Greco sono stati pesantemente insultati e minacciati da un gruppo di tassisti: alcuni di loro avrebbero persino tentato di aggredirli. "Ora ti passo sopra con la macchina”, avrebbe inveito uno dei presenti. Non si tratta del primo episodio del genere, ma sembrerebbe essere il più violento finora.

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"Sei turisti cinesi truffati hanno pagato il doppio della tariffa, una coppia non vedente a cui è stata rifiutata la corsa a Fiumicino; la truffa dei taxi collettivi, con persone messe nello stesso taxi che, invece di pagare 50 euro in totale, ne pagano 50 a testa – la denuncia di Hallissey – questa è la realtà dei nostri taxi, questa è la lobby tanto amata dal governo”. E secondo il leader radicale, le 1000 nuove licenze concesse dal comune di Roma “non apporteranno alcun miglioramento”. 

Ma nonostante l’aggressione, nessun passo indietro. “Noi andremo avanti con la nostra iniziativa ‘FreeTaxi' finché il settore non sarà totalmente liberalizzato – promette – Non si può lasciare il nostro Paese in mano a una piccola corporazione che nessuno vuole toccare”.

Fa eco Greco: “Chiediamo ancora una volta alla politica di intervenire: serve maggiore concorrenza, è indispensabile aprire il mercato a nuovi operatori”. Poi conclude: “Chiediamo anche maggiori controlli perché non e' possibile che i tassisti dichiarino poche migliaia di euro a fronte di ingenti guadagni”.