Roma, 8 febbraio 2023 - Sono magrebini, tutti senza fissa dimora, le tre persone arrestate per l'aggressione ai danni di Arturo Luca Battisti, domenica a Termini. I tre hanno tra i 40 e i 18 anni, sono stati arrestati dai poliziotti del commissariato Viminale dopo aver accoltellato, domenica scorsa, il 46enne milanese allo scalo romano: frequentatori abituali della stazione, hanno accoltellato l'uomo per rapinarlo.
Battisti è in prognosi riservata e in gravi condizioni al Policlinico Umberto I, ricoverato in terapia intensiva, e anche se i fendenti non lo hanno colpito a cuore e fegato i medici non escludono possano essere compromesse le funzioni vitali. Il 46enne, secondo quanto ricostruito, era arrivato a Roma da pochi giorni. L'aggressione è avvenuta all'uscita della stazione Termini: il 46enne sarebbe stato colpito con tre fendenti al torace. Gli aggressori sono stati poi identificati e arrestati dai poliziotti del commissariato Viminali, rintracciati grazie all'analisi delle immagini delle videocamere di zona. Alla vittima sono stati rapinati 20 euro.
Il precedente a fine dicembre
L'episodio riporta alla memoria il caso della giovane studentessa israeliana accoltellata il 31 dicembre sempre alla stazione Termini mentre stava facendo il biglietto per il ritorno in Israele. L'uomo, Aleksander Mateusz Chomiak, clochard polacco di 25 anni, che aveva aggredito la 24enne era stato arrestato a Milano da una coppia di carabinieri (marito e moglie) fuori servizio. Il ventenne accoltellò, senza alcun movente, la ragazza che era intenta a prelevare dei biglietti da una delle macchinette automatiche presenti in stazione. Anche in questo caso l'aggressione venne ripresa da una telecamera e il video finì online. Per Chomiak la Procura nelle scorse settimane ha chiesto il giudizio immediato.
Cosa è successo
La rapina finita nel sangue è avvenuta a poca distanza da un fastfood in via Giolitti, nei pressi di uno degli ingressi dello scalo. Arturo Luca Battisti era nella Capitale per motivi di lavoro. Secondo quanto si apprende, l'uomo è stato avvicinato dai tre, tutti senza fissa dimora, la sera di domenica 5 febbraio intorno alle 23.30 e il più grande di loro, con precedenti specifici, ha colpito all'addome più volte la vittima.
Il 46enne ha inizialmente tentato di inseguire i tre, che gli hanno sottratto il cellulare e 20 euro, ma si è poi accasciato a terra ed è ora ricoverato in pericolo di vita. I tre magrebini sono stati rintracciati a poche ore dai fatti dai poliziotti del commissariato Viminale nei paraggi della stazione, grazie anche alle analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza. Per i tre, arrestati e accusati di tentato omicidio in concorso e rapina aggravata, il pm Francesco Basentini ha chiesto la convalida del fermo e la misura cautelare in carcere.
Torna la paura alla stazione Termini
"Il grave accoltellamento di un cittadino milanese alla stazione Termini denota la perdurante assenza di controlli da parte del sindaco Gualtieri. Sono anni che denunciamo la spirale di violenza e degrado nella stazione della Capitale d'Italia, che è peraltro più grande d'Europa", afferma il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d'Italia. "L'arresto dei tre malviventi che hanno aggredito il visitatore dimostra che gli inquirenti e le forze dell'ordine sanno fare il loro lavoro. Ma quello che manca è la prevenzione e il capillare controllo di un territorio che sta sfuggendo alla legalità. Sappiamo che la prefettura di Roma è informata della situazione drammatica in cui versa il rione Esquilino e siamo sicuri che il Governo Meloni- anche grazie alla rinomata efficienza del min. Piantedosi - in questi anni saprà rinforzare con nuovo personale e risorse le forze dell'ordine e presidiare quei luoghi centrali che rappresentano per gli italiani e gli stranieri la carta d'identità della Capitale. Girare alla stazione Termini e l'Equilino significa attraversare strade tra spacciatori, trans che si prostituiscono, ubriachi, senza tetto, nomadi che fanno accattonaggio", conclude Rampelli.
Piantedosi: "Servizi di polizia efficaci"
Sul caso interviene il ministro Piantedosi: "L'immediata identificazione dei presunti autori dell'accoltellamento in via Giolitti a Roma dimostra l'efficacia dei servizi di polizia che stiamo svolgendo nelle principali stazioni italiane e nelle aree limitrofe", lo sottolinea il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi. "Questi servizi frequenti e ripetuti - prosegue il titolare del Viminale - hanno l'obiettivo prioritario di prevenire la commissione di reati. Laddove tuttavia ciò non sia possibile, queste operazioni di controllo consentono alle forze dell'ordine di disporre di tutti gli elementi e gli strumenti utili per assicurare in tempi brevi alla giustizia gli autori di simili atti di violenza".
Gualtieri sente Frattasi
Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri è "in contatto con le strutture sanitarie ed è costantemente aggiornato sulle condizioni del quarantaseienne ferito gravemente alla stazione Termini". Il sindaco ha poi sentito il prefetto Bruno Frattasi e a seguito della telefonata tra i due è stato deciso di organizzare una riunione del Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza nei prossimi giorni.
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