Roma, 7 gennaio 2025 – In centinaia, forse un migliaio, a gridare tre volte "presenti", col braccio teso nel saluto fascista. Si è ripetuta, oggi pomeriggio a Roma, la commemorazione dei morti di via Acca Larenzia. Tante persone, per lo più uomini, si sono riuniti davanti alla sede dell'Msi affollando via Acca Larenzia e via Evandro, mentre la polizia da lontano controllava l'accesso a via delle Cave, chiusa al traffico tra via Tuscolana e via Appia.
Volti coperti e tanti saluti "gladiatori" con gli avanbracci. Poi, alle 18, il primo richiamo: "Camerati, attenti". Ancora per tre volte il grido "camerati", a cui tutti hanno risposto "presenti" e fatto il saluto fascista. Infine, "camerati, riposo" e poi "camerati, in libertà". Nel corso della commemorazione, organizzata nel pomeriggio da Casapound e a cui hanno partecipato circa 1.300 persone, è stato chiamato il "presente" ed effettuato il saluto romano dalla maggior parte dei partecipanti.
La Digos di Roma – rende noto la questura – sta visionando i filmati della manifestazione per identificare "coloro che si sono resi responsabili di condotte apologetiche del fascismo".
La memoria della strage di Acca Larentia non abbandona il profilo nostalgico che da 47 anni porta i militanti dell'estrema destra romana a sfilare nel quartiere dell'Appio Latino per ricordare che il 7 gennaio del 1978 due appartenenti al Fronte della Gioventù, Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta, furono uccisi nei pressi della sezione storica del movimento sociale mentre Stefano Recchioni, fu ucciso a poche ore di distanza, negli scontri con le forze dell'ordine seguiti a un presidio organizzato dopo l'agguato.
Polemica politica durante le iniziative istituzionali, svolte in mattinata con cerimonie e deposizioni separate di corone, da parte di Fratelli d'Italia, del Comune di Roma e della Regione Lazio.