Roma, 11 gennaio 2024 – Più di dieci persone indagate per apologia di fascismo dopo la manifestazione di domenica a Acca Larentia. La procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine in relazione al saluto romano effettuato il 7 gennaio scorso da alcuni partecipanti al raduno con circa un migliaio di persone svolto nel pomeriggio davanti all'ex sede dell'Msi di via Acca Larenzia nel corso di un’iniziativa di ricordo dei tre giovani uccisi 46 anni fa, il 7 gennaio 1978. Nell'indagine, che vede iscritte oltre dieci persone, si procede per il reato di apologia del fascismo. Nei giorni scorsi la Digos aveva depositato una prima informativa e proceduto all'identificazione di un centinaio di persone.
Il caso Acca Larentia arriva al Parlamento europeo
L’iniziativa della procura di oggi segue all’intervento di ieri alla Camera del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e al confronto parlamentare sul raduno del 7 gennaio a Acca Larentia. Una vicenda che ora supera i confini nazionali e verrà affrontata anche in Europa. La Commissione europea e la presidenza di turno semestrale belga del Consiglio Ue interverranno durante la sessione plenaria del Parlamento europeo, martedì della prossima settimana a Strasburgo, con dichiarazioni su "la lotta contro la rinascita (“resurgence”, ndr) del neofascismo in Europa, anche in riferimento alla manifestazione (“parade”, ndr) che si è svolta a Roma il 7 gennaio". Alle dichiarazioni seguirà un dibattito in plenaria ma senza una risoluzione.
I gruppi politici in Europa
L'iniziativa dell'inserimento del tema del neofascismo e di Acca Larentia in agenda è stata presa dal gruppo dei Socialisti e Democratici (S&D), di cui fa parte il Pd. Il gruppo dei Conservatori (Ecr), a cui appartiene Fdi, si era opposto durante le procedure di definizione dell'agenda della plenaria, ma durante la Conferenza dei presidenti (composta dai capigruppo politici più la presidenza del Parlamento europeo), che doveva dare il via libera finale, il Ppe si è dichiarato favorevole alla conferma del progetto di ordine del giorno, mentre non si è espresso il gruppo di estrema destra, Id (Identità e Democrazia), in cui milita la Lega. Avendo constatato la mancanza di una maggioranza a favore della richiesta del gruppo Ecr, la Conferenza dei presidenti ha quindi approvato l'agenda della plenaria senza sottoporla a voto.
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