Roma, 31 gennaio 2024 – Via la croce celtica, via le scritte neofasciste e stop alla marcia pomeridiana con i saluti romani. Il consiglio del settimo municipio di Roma approva la risoluzione su Acca Larentia, votata dal Pd da Iv e dal M5s. Mentre il centrodestra esce dall'aula.
Le regole ad Acca Larentia
Dopo le polemiche e le denunce per i saluti romani nel giorno della commemorazione di Acca Larentia, il Municipio settimo di Roma preme sull'acceleratore per cambiare le regole sulla manifestazione che CasaPound svolge ogni anno il 7 gennaio, nella giornata della commemorazione dei tre giovani uccisi davanti alla sezione del Msi, partendo anche dai simboli. E lo fa con una risoluzione, prima passata in commissione, poi votata ieri in aula, per eliminare la celtica e i murales, disegnati nell'area, e impedire anche che a CasaPound, invitando il sindaco Gualtieri a interloquire con la prefettura in questo senso, sia concesso di svolgere la parata pomeridiana che ogni anno porta alle polemiche per i saluti romani e il “presente”.
Il centrodestra lascia l’aula
L'atto della maggioranza dem non è stato però accolto da tutti. Infatti Fratelli d'Italia ha prima votato contro in commissione e ieri, assieme alla Lega e all’ex consigliere di Forza Italia passato da pochi mesi al gruppo misto, ha deciso di lasciare l'aula. “Non era più possibile avere quella celtica, così come vedere i saluti romani. La risoluzione su Acca Larentia è passata con i nostri voti e con quelli di Italia Viva e del Movimento 5 Stelle. Dispiace molto il fatto che il centrodestra sia uscito dall'aula e che durante tutta la seduta consiliare, abbia svilito la discussione”. Lo dice Fabrizio Grant, consigliere Pd, primo firmatario della risoluzione assieme alla collega dem Rosa Ferraro. "Ci hanno accusato di strumentalizzare i morti mentre noi le cerimonie istituzionali, per ricordare le vittime, le abbiamo fatte e le continueremo a fare”, ha concluso.
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