Sabato 21 Dicembre 2024
REDAZIONE ROMA

Vaticano, ambientalisti a processo con Amnesty e ‘Proteggo la protesta’

Una campagna “per porre fine alla criminalizzazione di chi porta avanti azioni di disobbedienza civile pacifiche” afferma l’associazione impegnata nella difesa dei diritti umani, oggi accanto agli attivisti di Ultima Generazione accusati di aver imbrattato la statua di Laocoonte nei Musei Vaticani

Gli attivisti di Ultima generazione nei Musei Vaticani

Roma, 24 maggio 2023 - "Siamo qui in solidarietà con Ester, Laura e Guido", dice Laura Renzi, responsabile campagne di Amnesty International, nel corso di un presidio organizzato a Largo Giovanni XXIII, vicino a via della Conciliazione, mentre era in corso in Vaticano l'udienza per il processo a Ester Goffi e Guido Viero di Ultima Generazione, accusati per il presunto danneggiamento del basamento in marmo del gruppo scultoreo della statua di Laocoonte ai Musei Vaticani.

“Repressione ingiustificata”

"Abbiamo una campagna globale che si chiama 'Proteggo la protesta', per porre fine alla criminalizzazione di chi porta avanti azioni di disobbedienza civile pacifiche per porre al centro dell'attenzione pubblica e del governo un tema centrale per noi e per le nuove generazioni", ha aggiunto il responsabile campagne di Amnesty International. "Il danno che c'è stato è di un piccolo scolorimento del basamento. Una repressione ingiustificata - ha detto poi Ester Goffi - Lo rifarò di nuovo, finchè non ci zittiscono definitivamente", promette.

“Non creiamo danni alle opere”

"Non creiamo danni permanenti alle opere. Mentre è evidente che la priorità del Governo è incriminare noi attivisti e non invece perseguire chi sta provocando questa crisi climatica". Non è il primo processo per gli attivisti e le attiviste di Ultima Generazione: "il primo è stato quello per direttissima ad aprile per Laura, Michele e Chloè per un'azione contro l'Eni", spiega Bjork Ruggeri. A ottobre "è prevista la seconda udienza ai ragazzi e le ragazze che hanno imbrattato la facciata del Senato e io stessa sarò a processo, sempre a ottobre, per l'azione alla mostra di Van Gogh". 

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Sentenza il 12 giugno

Si avranno nell'udienza fissata per il prossimo 12 giugno la discussione e la sentenza del processo agli eco-attivisti di 'Ultima generazione' che in un blitz nell'agosto 2022 per sensibilizzare sul problema del riscaldamento globale si 'incollarono' simbolicamente al celebre complesso scultoreo del Laocoonte.

Nell'udienza di oggi al Tribunale vaticano - la seconda dopo quella del 9 marzo scorso - si sono presentati in aula gli imputati Guido Viero, 62 anni, ed Ester Goffi, 26 anni, accusati di danneggiamento aggravato, difesi rispettivamente dagli avvocati d'ufficio Rita Claudia Baffioni e Cristiana Arru, mentre è rimasta assente Laura Zorzini, difesa da Emilio Artiglieri, l'altra attivista che fotografò gli altri due e li riprese col cellulare. Presenti anche, per la parte civile Musei Vaticani, gli avvocati Giuseppe Puglisi Alibrandi e Floriana Gigli.

"Giorno di lutto per l’alluvione”

Rispondendo alle domande del presidente Giuseppe Pignatone e in parte della promotrice di giustizia Catia Summaria e degli avvocati, Viero ha voluto ricordare dapprima che "oggi è giorno di lutto in Italia, si commemorano 14 vittime annegate nel fango. Questo dovrebbe porci dei dubbi. Durante la nostra manifestazione mi chiesi se mi vergognassi di quanto stavo facendo. Ho 62 anni, una figlia, e mi sento responsabile di richiamare l'attenzione su quanto accade. Lo Stato italiano non sta proteggendo allo stesso modo i cittadini. Ho pensato di fare qualcosa per il futuro di tutti".

Perché Laocoonte

Viero ha spiegato anche che la scelta del Laocoonte è stata "perché Laocoonte cercò di avvertire i concittadini su quello che sarebbe loro capitato". E il fatto di ave agito in Vaticano anche "per avere un risalto mediatico: vogliamo veramente far capire la situazione, con l'urgenza che merita". Sia Viero che Ester Goffi, considerando il tipo di collante utilizzato, hanno spiegato di pensare che non avrebbero causato nessun danneggiamento permanente al complesso scultoreo, tra l'altro essendosi incollati al basamento, che è molto più recente, non più antico del 1800.

Via la colla con l’acetone

Ester Goffi ha detto anche di avere due lauree, e di essere specializzata nel settore artistico. "Mi hanno staccata con delicatezza - ha riferito sull'intervento degli addetti che posero fine al blitz con l'uso di acetone - e la maggior parte della colla è rimasta attaccata alla mia mano". Come testimoni, sono stati ascoltati in aula due gendarmi intervenuti nell'episodio e il responsabile del Laboratorio di Restauro dei Musei Vaticani. Il presidente Pignatone ha dato il termine di una settimana alla parte civile per depositare la documentazione sulla spesa realmente affrontata dal Governatorato per fare fronte al danno subito, e ha fissato al 12 giugno, alle 14.30, la prossima udienza "per la discussione e la sentenza". L'ordinamento vaticano prevede per il reato contestato ai tre eco-attivisti la reclusione da un mese a tre anni e una multa fino a 3.099 euro.