Nella Valle della Loira quella dei giardini è sempre stata l’ossessione di re e teste coronate che volevano circondarsi di ambienti invidiabili per alimentare la loro vanità ed esibire il loro potere. Oggi è una passione collettiva: coltivare la contemplazione come omaggio al verde, ai fiori, alla biodiversità.
Ed è lo spettacolo che dalla primavera all’autunno può essere ammirato ovunque, nelle grandi dimore rinascimentali. Quelle di proprietà pubblica ma anche in quelle private, perché la bellezza è un diritto universale e come tale va condiviso.
Dove? C’è solo l’imbarazzo della scelta. Certamente al Château Royal d’Amboise che in alcune sere d’estate (14 luglio, 11 e 18 agosto) organizza grandi pic-nic conviviali con vista sulla Loira. Negli incantevoli giardini che incorniciano i castelli di Chenonceau, Villandry, Chambord, Valmer, Blois, Rivau e Cheverny.
E nel parco “Leonardo da Vinci” che avvolge il Château du Clos Lucé dedicato al grande artista italiano che qui passò i suoi ultimi anni di vita.
Il must? Il rinomato “Festival International des Jardins” al castello di Chaumont-sur-Loire che fino all’inizio di novembre celebra il dialogo tra le creazioni floreali e la Land Art e che sta richiamando nella splendida dimora diretta da madame Chantal Colleu-Dumond esperti e paesaggisti da tutto il mondo. Una manifestazione imperdibile ospitata in uno scenografico giardino da meditazione.
Dove i pensieri sorridono.
E dove anche il mondo sembra migliore.
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Il meglio della Francia in sella alla “Piccola Regina”. E con Loire à Vélo le vacanze sono a ruota libera
Pedalata lenta ed esperienziale lungo le ciclabili. E ci sono anche i treni per agevolare il viaggio dei bikers
In Francia, ha un nome accattivante ma emblematico: Petite reine. Ovvero, “Piccola regina”. Perché lungo le sponde della Loira un tempo amate e frequentate dai re, oggi è lei, la bicicletta, la vera e indiscussa sovrana, amatissima da chi rinuncia alle esplorazioni motorizzate ed inquinanti per affidarsi a ritmi meno competitivi ma decisamente più salutari ed ecologici.
Anche grazie alla presenza di una fitta maglia di voies vertes, itinerari ciclabili che si distendono per cinquemila chilometri. Ai lati dei corsi d’acqua che attraversano la regione come il Cher, la Vienne, l’Eure, il Cosson e la Creuse. Ma in particolare lungo il “grande fiume”, seguendo la “Loire à Vélo”, percorso protetto e adatto a tutti che collega la piccola località di Cuffy, vicino a Nevers a Chinon, al confine con la Loira Atlantica; e che va a toccare e lambire borghi e castelli, città d’arte e vigneti. Viaggio lento, che si spalma su più giorni.
Ma agevole, perché il paesaggio è pianeggiante o leggermente ondulato. Facilitato anche dalla disponibilità di treni attrezzati per ospitare a bordo le biciclette e che i bikers possono utilizzare per comodi spostamenti attraverso la Val de Loire.
E dalla presenza di quasi 900 strutture friendly pronte ad offrire ospitalità e assistenza a chi si muove in sella alle due ruote: bike-hotels, officine per le riparazioni, centri noleggio.
I tratti più suggestivi: tra Cuffy e la zona vitivinicola di Sancerre; tra Orléans e Blois; quindi tra Amboise, Tours, Langeais e Chinon. Vera novità di quest’anno, la possibilità di collezionare su un apposito “Passeport” i tampons (timbri) assegnati al transito nelle tappe più emblematiche.
Idea più che apprezzabile. Certe emozioni lungo le greenway della Valle della Loira meritano di essere certificate. E ricordate.
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A bordo delle imbarcazioni tradizionali per ritrovare il vero incanto della Loira
Mini-crociere fluviali ed emozioni in canoa e kayak. E si può anche condividere l’attività dei veri pescatori
Non c’è il mare ma è un’assenza che non si fa molto sentire.
Perché nella Francia che ha legato il proprio nome al “Fiume dei Re” facendolo poi diventare il ”Re dei fiumi” l’acqua è davvero ovunque.
E la Loira, ancorché meno strategica di un tempo quando era una sorta di autostrada liquida dei commerci tra Atlantico e Parigi, oggi continua ad essere un fleuve royal dove vivere l’esperienza della navigazione grazie alle diverse imbarcazioni dai nomi bizzarri (gabares, fûtreaux. plates, etc.) che lo percorrono proponendo micro-crociere e intriganti balades en bateau.
Come quelle che prendono il via dagli imbarcaderi di Tours, Blois, Chaumont-sur-Loire e Amboise. O che vengono organizzate da società e associazioni come La Martinienne di Chouzé-sur-Loire, La Sterne di Châtillon-sur-Loire, Les Passeurs de Loire a Sigloy, Moments de Loire a Veuzain-sur-Loire e Millière Raboton con partenze da Amboise e Chaumont-sur-Loire.
I fiumi della regione – la Loira ma anche la Vienne e il Cher - sono molto gettonati anche dagli appassionati di canoa-kayak. L’esperienza più originale? Quella proposta da alcuni “pêcheurs professionels”, pescatori professionali (come quelli organizzati Les Pêcheries Ligériennes a Bréhémont) disposti a condividere la loro fatica e il loro lavoro con gli estranei e che accettano di essere accompagnati durante le loro uscite nelle acque della Loira.
Unica condizione? La sveglia alle prime ore del mattino. Poco male.
Una simile emozione merita anche una levataccia.
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Cibo e Bacco tracciano la geografia della convivialità tra wine tasting, specialità gourmet e assaggi di Tarte Tatin
Dagli animatissimi mercati settimanali di Amboise e Orléans alle osterie lungo la Loira dove la buona tavola incontra la musica
Li chiamano “Les Aventuriers du Goût”, gli avventurieri del gusto.
E nella Valle della Loira, considerata la vera “Food Valley” della Francia, è in effetti facile lasciarsi guidare dai sapori e dalla gastronomia. Perché il cibo permette di capire un territorio, la sua cultura e la sua gente.
E allora, diventano imperdibili i pittoreschi mercati che si animano settimanalmente in borghi e città (tra i più reputati, quelli di Amboise, Loches e Orléans) dove assaggiare e acquistare le specialità locali: tra le altre, i formaggi di capra, le fritture di pesce della Loira e le “rillettes” a base di carne di maiale tritata e cotta nel grasso. Apprezzati dai viaggiatori anche i bistrot e ristoranti per la loro cucina “à la française” buona e sostenibile, con un invidiabile rapporto qualità/prezzo; e i laboratori di alta pasticceria: come la Maison Mazet di Montargis famosa per le praline e la Maison Tatin di Lamotte-Beuvron che tiene vivo il culto per un dolce - la Tarte Tatin - famoso in tutto il mondo e nato proprio da queste parti. Senza dimenticare l’ottimo vino della regione, celebrato con wine tours, escape game e visite nelle vigne e nelle cantine, specie dalle parti di Sancerre e nella Touraine.
La top experience?
Nelle “guinguettes” che nella bella stagione fioriscono lungo le sponde dei fiumi, grandi osterie all’aria aperta capaci di mettere insieme la buona tavola, la socialità e la musica, dove le serate cominciano con il rito dell’aperitivo e si concludono tra cene prolungate, feste ed escursioni sotto le stelle. Le più gettonate? Quelle che puntellano il paesaggio fluviale tra Orléans e Tours (ai piedi del ponte Wilson).
Pura evidenza: in estate, il cibo e il vino sfamano la voglia di stare insieme. E disegnano la geografia conviviale della Valle della Loira.
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