Successo e longevità stanno nella capacità di alzare sempre l’asticella delle sfide, continuando a investire sul futuro. Ma anche nella capacità di gestire le fasi critiche, come quella che l’emergenza Covid ha rappresentato per tante realtà. Lo sa bene la Bindi Spa di San Giovanni Valdarno (AR), che anche in questo frangente ha continuato a lavorare, senza mai fermarsi. «Ci siamo riusciti grazie alla preparazione del personale e all’attenzione che da sempre riserviamo alla sicurezza dei nostri 52 dipendenti – spiega Giovanni Baecchi, amministratore unico della Bindi Spa -. Ci siamo mossi rapidamente e dopo tutte le verifiche e le dovute precauzioni non ci siamo fermati, mantenendo piena operatività anche in quel periodo difficile».
Basi solide sulle quali costruire insomma. Solide come la reputazione dell’azienda che da oltre settant’anni si distingue per l’eccellenza delle proprie lavorazioni, pavimentazioni e produzione di conglomerati bituminosi, e per la sua capacità di fare innovazione. Anche nell’ottica di minimizzare l’impatto ambientale. «Continuiamo a investire sulla tecnologia dei nostri impianti di produzione - spiega Baecchi -. Nel 2019 è entrato in funzione il nuovo impianto di Figline Valdarno che permette di recuperare fresati d’asfalto (quello rimosso prima della nuova stesa, ndr) lavorando a freddo. Un sistema all’avanguardia capace di ridurre di circa il 40% le emissioni».
L’esperienza e la qualificazione dell’azienda la rendono un partner ideale anche per soluzioni che richiedono la massima precisone e affidabilità. Dopo aver steso i suoi ‘tappeti rossi’ sulla pista Pass-by Noise del Nardò Technical Center di Porsche (Lecce), lo scorso anno l’azienda aretina ha realizzato l’asfalto per l’European Proving Ground Bridgestone di Latina, una delle più moderne piste di collaudo al mondo. Un luogo in cui è possibile effettuare un numero infinito di manovre e test in totale sicurezza grazie anche a un manto stradale di altissimo livello. Firmato Bindi.