«Sviluppiamo software che vengono utilizzati nei processi industriali». È così che Antonio Lanfredini inizia a parlare di Sapi Srl, di cui è socio e amministratore delegato. L’azienda, a Firenze in via Siena, è composta da quattro dipendenti e due soci, ha una solida esperienza nel settore dell’automazione industriale.
Da quanto tempo siete sul mercato? «Il prossimo dicembre saranno 16 anni che la Sapi Srl opera in questo settore».
Qual è il vostro core business? «I nostri software gestiscono soprattutto, ma non esclusivamente, gli impianti relativi al processo della gestione del rifiuto sia liquido che solido. In questo settore ne abbiamo realizzati ad oggi, 40, di cui 25 per la depurazione delle acque fognarie, 5 per la selezione di rifiuti solidi, 6 per il trattamento di rifiuti organici e produzione di biogas e 4 di fitodepurazione per affinamento depurativo».
Qual è il vantaggio nell’utilizzo dei vostri prodotti? «È l’ottimizzazione della gestione produttiva: con il nostro lavoro semplifichiamo e rendiamo efficace l’attività di gestione di ogni singolo impianto tramite algoritmi di nostra realizzazione, infatti, customizziamo i nostri software per ottenere la miglior performance possibile dell’intero impianto industriale. SAPI Srl svolge la propria attività a 360 gradi: dalla progettazione di quadri di automazione, allo sviluppo del software fino alla messa in servizio e supporto post vendita».
Sareste in grado di operare anche durante un eventuale lockdown? «Lo abbiamo già fatto. Durante lo scorso lockdown, grazie alla professionalità dei nostri collaboratori forniti di dispositivi altamente tecnologici, abbiamo operato in modalità smartworking e quindi da remoto, sia effettuando la messa in servizio di nuovi impianti sia fornendo il supporto di assistenza tecnica.
I nostri principali clienti sono clienti storici: chi lavora con noi rimane fidelizzato. SAPI Srl guarda al futuro -conclude Lanfredini- proponendo soluzioni innovative per raggiungere l’obbiettivo di sempre: la soddisfazione del cliente».
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