Roma, 8 gennaio 2021 - Il futuro del governo Conte, in bilico per Italia Viva, non ha alternative invece per le due forze di maggioranza Pd e M5s. Il segretario Pd Nicola Zingaretti dice no agli "avventurismi" di Matteo Renzi e sprona il premier a "prendere l'iniziativa per arrivare a una proposta di patto di legislatura". A poche ore dal vertice di maggioranza a palazzo Chigi sul Recovery plan, Italia Viva ribadisce i suoi punti e rincara gli avvertimenti "il governo è al capolinea", ha detto la ministra delle Politiche agricole e capodelegazione Iv, Teresa Bellanova, su Raidue. I renziani non sembrano mollare la presa. Conte "dovrebbe prendere atto per primo che questa esperienza è al capolinea, serve un nuovo patto di governo", ha detto Bellanova, aggiungendo che "il tempo è finito, adesso devono arrivare le risposte" concrete alle richieste renziane, compreso il ricorso al Mes, altrimenti la delegazione di Iv abbandonerà l'esecutivo.
Zingaretti invece dice no agli "avventurismi", aggiungendo: "Si vada quindi avanti sul confronto sul Recovery. Non vedo ostacoli insormontabili che impediscano l'arrivo a un progetto serio, condiviso e coraggioso. Nelle prossime ore si faccia un passo in avanti".
Il segretario dem non vede alternative a Conte. "Quale altra strada c'è rispetto a questa? Un altro governo, confuso, trasformista, trasversale, tecnico? Nulla di buono tutto ciò porterebbe all'Italia". Il voto anticipato il Pd non lo teme, ma "è sempre un'ultima istanza democratica".
"Noi non abbiamo mai temuto il voto", avverte Zingaretti, "non lo temevamo quando Salvini ha deciso di porre fine al Governo nell'estate del 2019, non lo temiamo ora. Ma poichè il rischio è reale, concreto, ribadiamo con maggiore forza che per noi l'Italia ha più bisogno di sconfiggere il virus e di un solido progetto di sviluppo. E che questo compito spetta a questa alleanza. Si può raggiungere l'obiettivo. Se prevale un vero dialogo".
"Alla vigilia del percorso del Recovery fund, che per l'Italia vuole dire ricostruire speranza, tutto però è tornato a oscillare pericolosamente, con fibrillazioni che rischiano di mandare in frantumi il lavoro di un anno. Dentro una pandemia tragica, provocare elezioni anticipate sarebbe un errore imperdonabile", sottolinea Zingaretti. Il segretario Pd ha alzato così un muro attorno a Conte e all'esecurivo, non tanto e non solo per una fiducia cieca in questo governo, quanto per la consapevolezza che la fase che i Paese sta attraversando non si presta a giochi di palazzo.
Stasera il vertice di governo allargato
Alle 18 è convocato il vertice del presidente del Consiglio Giuseppe Conte con i capi delegazione dei partiti di governo. L'appuntamento sarà nella forma "allargata": ai lavori, oltre ai ministri Dario Franceschini (Pd), Teresa Bellanova (Iv), Alfonso Bonafede (M5s) e Roberto Speranza (Leu), prenderanno parte i titolari dell'Economia e degli Affari Europei, Roberto Gualtieri e Vincenzo Amendola, e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro.
Sul tavolo, il confronto sulla nuova bozza del Piano di ripresa e resilienza, le cui linee guida sono state inviate ieri ai partiti. E sullo sfondo la possibile crisi di governo, che pare sempre più un'ipotesi concreta.