Martedì 24 Dicembre 2024
GIORGIO CACCAMO
Politica

Verso il von der Leyen bis. Salvini: sì Fitto, no. Ursula: "Non diamo carta bianca"

La Lega conferma la posizione dei Patrioti contro la nuova Commissione. Il Pd sosterrà l’esponente FdI e attacca: "Silenzio del governo sulla Lega"

Raffaele Fitto, ministro degli Affari europei

Raffaele Fitto, ministro degli Affari europei

Sorpresa: vuoi vedere che alla fine il Pd è uno dei partiti più convinti nel votare Raffaele Fitto come vicepresidente esecutivo della Commissione europea, mentre la Lega proprio si rifiuta di "dare carta bianca a Ursula von der Leyen"? Sarà stata la moral suasion, pratica nei modi e nelle parole, del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, saranno stati gli appelli di Romano Prodi e Mario Monti, sarà stato più semplicemente un sano pragmatismo politico, ma di certo non passa giorno che il Pd ribadisca ora, salvo sparute eccezioni, il sostegno a Fitto. Ieri si è speso Paolo Gentiloni, commissario uscente all’Economia: "Mercoledì 27 la Commissione passa senz’altro, penso che il Pd faccia bene a votare Fitto. Capisco che ci possano essere dei dubbi però penso che von der Leyen avrà una maggioranza abbastanza comoda".

Ma mentre tra i dem ormai si è fatta strada la convinzione di votare un esponente di un partito che non fa parte della maggioranza Ursula, chi proprio sembra riluttante a concedere a von der Leyen il bis è la Lega, che di Fitto è compagna di governo. Parola di Matteo Salvini: "Fitto è in gamba e ha il sostegno della Lega ma non vuol dire che daremo carta bianca a von der Leyen". FdI, ovvio, non ha dubbi: la nomina di Fitto è "un grande risultato strategico".

Il paradosso è che al Pd non pare vero potersi infilare nella polemica... difendendo Fitto. Dario Nardella, eurodeputato Pd, punzecchia: "Ci hanno detto che se non avessimo sostenuto Fitto saremmo stati anti-italiani. Sono curioso di sapere come il governo Meloni definirà la Lega, perché il gruppo dei Patrioti ha detto che non voterà la Commissione in cui c’è Fitto". E il deputato Piero De Luca, figlio di Vincenzo: "Meloni esca dal silenzio e chiarisca la posizione del suo governo: sta dalla parte dell’Europa o dei suoi alleati nazionalisti e anti-europei?".

Era dal 1999 che non veniva bocciato alcun commissario, eppure il percorso resta accidentato. Se non altro perché nella realtà la maggioranza Ursula bis non esiste. E la Commissione nasce con un’opinione europea spaccata a metà: il 50% ha fiducia nel prossimo governo della Ue, il 50% no. A dirlo è la prima European Multiclient Survey di Polling Europe. Che però è relativa a ottobre, quando gli elettori dei Verdi – in maggioranza Ursula – si fidavano al 73% e quelli dei Conservatori (leggi: anche Fratelli d’Italia) solo al 31%. Adesso le cose saranno certamente ribaltate. Un po’ come le posizioni di Pd e Lega.