Crotone, 6 marzo 2019 - Bufera sulla Lega Giovani Salvini Premier di Crotone per il messaggio diffuso in vista dell'8 marzo, Giornata internazionale della donna. La sezione locale del Carroccio pubblicizza infatti sul proprio profilo Facebook un volantino con l'identikit di coloro che denigrerebbero la donna, sottolineando però come "ruolo naturale" di quest'ultima quello "volto alla promozione e al sostegno della vita e della famiglia".
Il manifesto in questione, in realtà, stila un elenco di sei punti in cui si additano, tra gli altri, quanti sostengono la "ignominiosa pratica dell'utero in affitto" o proposte di legge che sostituiscono le parole "mamma" e "papà" con "genitore 1" e "genitore 2"; sostengono "una cultura politica che rivendica una sempre più marcata autodeterminazione della donna che suscita un atteggiamento rancoroso e di lotta nei confronti dell'uomo" o la strumentalizzino la donna "per finalità meramente ideologiche" al solo scopo "di fare la rivoluzione".
"Care amiche, volete tornare nel chiuso delle vostre case? Volete rinunciare alle vostre ambizioni, al vostro lavoro, alla vostra libertà? Ora sapete chi potete scegliere: la Lega di Salvini", protesta il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni di Liberi e Uguali. "Mi auguro sia uno scherzo di cattivo gusto, ma se così non è, come temo, il vicepremier Salvini dica chiaramente se è questa l'idea di donna che Lega e governo vogliono far passare nel Paese", scrive Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Pd, su Facebook sottolineando come il Carroccio voglia riportare "le donne sotto tutela". "Il volantino rivela una visione delle donne ridicola, imbarazzante e offensiva", tuona la senatrice Loredana De Petris di LeU, presidente del gruppo Misto.
Ma a indignarsi sono anche le ministre donne del M5S Elisabetta Trenta, Giulia Grillo e Barbara Lezzi. "Il volantino diffuso in occasione della festa dell'8 marzo dai giovani della Lega a Crotone è scioccante - scrivono insieme in una nota -. Leggere che 'offende la dignità' delle donne chi ne rivendica l'autodeterminazione suscitando un atteggiamento rancoroso nei confronti dell'uomò ci riporta indietro di decenni. Come donne di questo governo esprimiamo la nostra più profonda preoccupazione. Ci auguriamo e confidiamo che i vertici della Lega prendano quanto prima le distanze".
E, a breve giro di posta, arriva anche il commento di Matteo Salvini. "Non ne sapevo niente e non ne condivido alcuni contenuti. Lavoro per la piena parità di diritti e doveri per uomini e donne, per mamme e papà", dice all'Agi il vicepremier e ministro leghista.
Infine, su Twitter arriva il contro-volantino di #facciamorete. Con una premessa: "Siccome pensavamo che quelli di #Crotone fossero decisamente confusi, abbiamo fatto loro un disegno. Leggete e diffondete". Nel testo, sei punti: "Chi offende la dignità delle donne: chi si arroga il diritto di decidere per loro; chi sostiene leggi e decreti che favoriscono la violenza domestica. Chi pensa che la parità di genere sia una barzelletta e una battaglia da non sostenere. Chi pensa che lottare per i propri diritti sia rancore. Chi relega le donne solo a ruoli di cura domestica o di sollazzo sessuale. Chi strumentalizza le donne a tutta coloro che non corrispondono alle caratteristiche ariane di virilità, italianità e durezza".
Botta e risposta#lottomarzo #facciamorete pic.twitter.com/Uh3Eg7Jlmd
— Elena #facciamorete #FBPE (@ELENAGORINI2) 6 marzo 2019