Mercoledì 15 Gennaio 2025
REDAZIONE POLITICA

Violenze ai medici, il ministro: pene severe contro gli aggressori

Giulia Grillo annuncia di aver chiesto di presentare un disegno di legge a tutela dei dipendenti del Servizio sanitario nazionale più esposti al rischio

Roma, 4 agosto 2018 - Il ddl antiviolenze negli ospedali sarà all'esame del prossimo Consiglio dei ministri. Lo ha annunciato il ministro Giulia Grillo. Prevede sanzioni penali più severe nei casi di aggressioni al personale medico e infermieristico, e presidi delle forze dell'ordine per la sicurezza nei luoghi di cura. "Le ripetute e gravissime aggressioni al pronto soccorso e in ospedale ai danni del personale sanitario, non possono avere alcuna spiegazione, tanto meno giustificazione alcuna". Così afferma in una nota Giulia Grillo, ministro della Salute. "I fatti anche di queste ore confermano l'assoluta necessità di un intervento legislativo, come già avevo annunciato - continua - per questo ho chiesto di presentare un disegno di legge a tutela dei dipendenti del Servizio sanitario nazionale che lavorano sul fronte dell'assistenza ai cittadini".

"Il provvedimento prevede l'inasprimento delle sanzioni penali nei casi di aggressioni al personale e presidi di Forze dell'Ordine per la sicurezza delle strutture. Tra le altre misure allo studio, anche l'istituzione di un Osservatorio anti- violenze e una campagna di comunicazione e di informazione per i cittadini sul ruolo degli operatori sanitari"

"Non c'e' ormai un solo giorno senza che arrivino simili notizie. Azioni violente a danno del personale sanitario che non hanno alcuna giustificazione e che condanniamo fermamente. Il dolore per quanto straziante per la perdita di un congiunto non autorizza in alcun modo il ricorso alla violenza nei confronti di chi, con umana professionalità, è costretto a dare una terribile notizia svolgendo il proprio lavoro". AAROI-EMAC, l'associazione degli anestesisti-rianimatori, con queste parole aveva inteso esprimere solidarietà e vicinanza al medico e agli infermieri aggrediti all'ospedale San Giovanni di Dio di Crotone, auspicando che simili azioni siano condannate nelle sedi opportune. "Come medici rivendichiamo il diritto a operare con serenità per garantire a nostra volta il diritto alla cura. Entrambi questi diritti sono oggi messi a dura prova anche da atti quotidiani di violenza gratuita".

Un altro grave episodio di violenza nei confronti di una dottoressa è accaduto al pronto soccorso dell'ospedale Vittorio Emanuele di Catania. "Purtroppo non sono casi rari e isolati - ha detto il ministro Giulia Grillo - sta diventando ormai una pericolosa costante che non ha e non può avere spiegazioni in qualsiasi modo accettabili". "Questo grave fenomeno mi aveva i già convinta della necessità di un intervento legislativo". Parlando del decreto, il ministro aveva chiarito di aver valutato i contenuti con il ministero della Giustizia, nella direzione di un inasprimento delle pene per le violenze commesse nei confronti del personale sanitario. "E stiamo valutando gli interventi necessari per la sicurezza sul lavoro. Inoltre, come ministero della Salute siamo in contatto col ministero degli Interni per rafforzare la vigilanza delle forze di polizia negli ospedali e nelle strutture sanitarie più a rischio".

Più di mille operatori sanitari in tutta Italia hanno subito un'aggressione e hanno dovuto interrompere la loro attività. È la fotografia scattata da Inail, ma sembra sia solo la punta di un iceberg. "In realtà questi numeri potrebbero essere tre volte superiori, i colleghi spesso non denunciano". Partiva da questa constatazione Antonio Magi, presidente provinciale del'ordine dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri di Roma, rilanciando la sua proposta di attribuzione della qualifica di pubblico ufficiale ai medici e al personale sanitario nell'esercizio delle loro funzioni, fatta in occasione dell'annuncio del ministro Giulia Grillo di volere inasprire le pene per le violenze contro gli operatori del settore. "Mi aspetto che su questo tema - ha ribadito Magi- ci sia un'azione decisa da parte del governo, con una proposta di legge che vada a creare delle condizioni sia di deterrenza che di pena nell'ambito di tutte le vicende riguardanti gli atti di violenza sugli operatori sanitari. La proposta del ministro Giulia Grillo di aumentare le pene ha valore, purtroppo non crea le condizioni di deterrenza - concludeva il presidente dei medici di Roma - in quanto chi ha subito un atto di violenza dovrà rivalersi personalmente contro l'aggressore".