
Si complica per il Pd la corsa alla successione di Luca Zaia in Veneto. Mentre appare tutt’altro che agevole anche...
Si complica per il Pd la corsa alla successione di Luca Zaia in Veneto. Mentre appare tutt’altro che agevole anche l’altra partita, quella interna alla maggioranza, ieri il volto scelto da Elly Schlein per correre a nuovo governatore della regione, ovvero l’immunologa padovana Antonella Viola, ha detto no. Ci ha pensato a lungo, ha valutato la proposta "lusinghiera", ma alla fine, dopo un weekend di valutazioni, ha deciso di declinare l’offerta. E lo ha fatto con un lungo video – 5 minuti e 18 secondi – pubblicato sui suoi profili social ieri mattina: "Se dovessi definirmi io sono donna, madre e scienziata". E quindi le motivazioni del suo no: "Ci ho riflettuto molto ed è vero che sarebbe importante restituire qualcosa alla mia regione, ma io già restituisco non solo al Veneto, ma a tutto il Paese perché faccio ricerca scientifica nell’ambito della salute e per quanto faccia ricerca di base è essenziale per il progresso della scienza e farlo seriamente ed eticamente è importante".
Da registrare, sempre in area Pd, la reazione del docente universitario Andrea Crisanti, che prima aveva polemizzato sull’idea di candidare "dei civici" (appunto Viola) e poi, una volta saltata l’ipotesi, ha sottolineato che lui non è stato preso in considerazione: in primis "me lo avrebbero dovuto chiedere, cosa che non è accaduta, perché evidentemente hanno ritenuto migliore il nome di Antonella Viola. Va bene, non li biasimo, ma le elezioni ci sono a ottobre. Siamo a metà aprile, si muoverà qualcosa a metà maggio, a luglio le persone vanno in vacanza e si ripartirà a settembre: credete che si possa vincere facendo due mesi di campagna elettorale? Io se partecipo voglio vincere, non partecipare".