Domenica 17 Novembre 2024

Inchiesta rifiuti, De Luca contro tutti. "Verso di noi operazione camorristica"

Il governatore della Campania in un video su Facebook replica all'inchiesta che vede indagato il figlio per corruzione. "Gli faremo ingoiare tutto". Poi attacca Grasso: "Moralismo da quattro soldi, vergogna". E chiede un confronto a Di Maio

Vincenzo De Luca nel video su Facebook

Vincenzo De Luca nel video su Facebook

Roma, 19 febbraio 2018 - Vincenzo De Luca contro tutti. Il governatore della Campania reagisce con toni durissimi all'inchiesta giornalistica e della procura di Napoli che vede indagato per corruzione il figlio secondogenito Roberto, che nel frattempo ha annunciato le dimissioni da assessore al Bilancio del Comune di Salerno (anche se non ha ancora protocollato la scelta di lasciare l'incarico ricoperto). In un video di dieci minuti pubblicato sul suo profilo Facebook dal titolo "Campania a testa alta. Una nuova Resistenza", l'esponente Pd attacca i giornalisti ("autori di una aggressione mediatica"), Luigi Di Maio, che sfida per un confronto in diretta, così come Piero Grasso colpevole, dice, di "finto moralismo da quattro soldi".

De Luca non nomina direttamente il sito Fanpage.it, autore del video collegato all'inchiesta di Napoli, sul traffico e la gestione illecita dei rifiuti in Campania, e sul presunto coinvolgimento della politica. Ma esordisce: "In queste ore assistiamo a una campagna di aggressione mediatica e pseudogiornalismo contro di noi alla vigilia di una campagna elettorale delicata, una operazione camorristica e squadristica che parte dalla gestione dei rifiuti". E si difende: "Questa operazione è la migliore conferma che in Campania stiamo portando fuori la camorra e tutti gli interessi oscuri che si sono nascosti dietro la gestione del ciclo dei rifiuti".

Il governatore campano prosegue con foga: "Ma quale giornalismo, è una vergogna nazionale". "Viene ingaggiato un camorrista - continua - che si presenta mascherato, che va a fare un'intervista a mio figlio e parla solo lui, parla solo il camorrista, parla di cose che non c'entrano niente, cerca di tirare in ballo la Regione, le ecoballe, le gare, l'interlocutore che sta lì sconcertato ad ascoltare questo signore. Ci dovremmo vergognare in Italia per il fatto che ci sia spazio per operazioni di vero squadrismo. Il significato di questa operazione è esattamente il contrario di quello che vogliono fare apparire, questa è la reazione dei delinquenti e dei camorristi a un'operazione di pulizia che stiamo facendo". Durissime le parole con cui conclude l'intervento: "Gli faremo ingoiare tutto a chi l'ha messa in piedi e a chi si è prestato".

STOCCATA A DI MAIO - De Luca ne ha per tutti. Rilancia la sfida con Luigi Di Maio, con il quale ha ingaggiato da tempo un duello a distanza, e lo invita a un confronto in diretta: "Oggi i migliori utilizzatori di questa vicenda ignobile sembrano le 5 stelle - attacca l'esponente Pd -, rinnovo il mio invito a Di Maio per un confronto sui tema della trasparenza, della correttezza e della moralità pubblica".  Il governatore insiste: "Sono mesi che sfido Luigino (Luigi Di Maio, ndr) a un dibattito pubblico dove, come e quando vuole lui. Mi farebbe piacere confrontarmi in diretta, senza tagli come quelli fatti nel filmato famoso, con un giovanotto che prende 15mila euro al mese e parla contro la casta, offendendo la dignità di quelli che la vita se la sudano. Aspetto che qualcuno mi risponda…". I cittadini campani, dice ancora, sferzando un'ultima frecciata all'esponete dei 5 Stelle, "hanno scoperto che la Campania non è la Svezia - continua De Luca - e che Napoli non è Stoccolma. Certo, Di Maio, che non ha familiarità con la geografia, direbbe che Napoli non è Oslo". Non si fa attendere la replica del leader pentastellato, che scrive su Twitter: "Le minacce di De Luca sono assolutamente intollerabili e inconciliabili con il suo ruolo istituzionale. Cosa vuol far 'ringoriare'? La valigetta piena di soldi. Deve dimettersi immediatamente e mi aspetto che Renzi e Gentiloni prendano subito le distanze". 

GRASSO - Infine l'esponente Pd risponde alle dichiarazioni di Pietro Grasso, che aveva parlato a proposito dell'inchiesta in cui è coinvolto Roberto De Luca, di "politica fatta secondo una discendenza dinastica". "Lo invito - attacca il governatore Campano - a un dibattito. Ho visto le sue dichiarazioni, c'è da vergognarsi, non una parola sui camorristi che vengono a fare operazioni di aggressione e ma finto moralismo da quattro soldi. Sfido anche questo nostro amico a un dibattito pubblico in diretta sulla moralità pubblica". A stretto giro arriva la risposta del leader di Liberi e Uguali: "Non ci interessano le vicende personali, su cui invece indaga la magistratura - scrive Grasso su Facebook -. Non risponderò alle provocazioni e alla sfide a duello sul terreno del moralismo". In serata aggiunge: "Non ne faccio vicenda personale tra me e De Luca. La moralità o si ha o non si ha. Penso che il problema sia molto più grave per il Paese. Ovvero quello di una lotta per la legalità, alla criminalità organizzata, all'inquinamento da parte della criminalità dei territori dove vivono i cittadini. Questi sono i problemi. La questione morale diventa priorità per la politica nel momento in cui la politica deve riconquistare la fiducia dei cittadini".