Verona, 29 marzo 2019 - Alla fine il logo della presidenza del Consiglio c'è. Il patrocinio è stato tolto, ma al Congresso mondiale delle famiglie di Verona su manifesti e cartelle stampa è ancora in bella vista. "I pannelli sono andati in stampa prima del cambio del logo", hanno fatto sapere gli organizzatori. Morale: Giuseppe Conte non c'è, ma resta qualcosa che lo ricorda. Nel mondo del Congresso mondiale delle famiglie c'è però tanto altro. Tra libri e film che raccontano di donne sopravvissute a tentativi di aborto, spunta un feto di gomma anti-aborto, donato da uno degli sponsor, Notizie ProVita.
Al gadget che rappresenta un embrione di dieci settimane è accompagnato un cartellino con la scritta "l'aborto ferma il cuore che batte". Ma non solo. Non mancano opuscoli no gender dal titolo evocativo 'Emergenza gender a scuola' con vari consigli utili targati Sos Ragazzi, associazione a difesa della famiglia lanciata nel 1994, e pure una favola ad hoc. La storia racconta di una ragazzina felice perché ha una mamma e un papà, illustrata come una storia per bambini. Sfoglia il libriccino Maria Chiara Nordio, insegnante elementare: "La presento oggi. Ma non è stata ancora pubblicata". E precisa: "Non faccio leggere il mio librino ai bambini, è per adulti". E mentre infuria la polemica per alcune dichiarazioni sull'aborto del leader del Family day, Gandolfini ("Dal 1978 a oggi uccisi sei milioni di bambini, la soppressione della vita è un omicidio"), l'associazione All Out, movimento globale per l'amore e l'uguaglianza, accenderà la luce su alcuni luoghi emblematici di Verona contro "l'oscurantismo" del Congresso.