Grosseto, 23 novembre 2024 – In riva al mare, pronto a far ’salpare’ un altro progetto, in una giornata che alla fine – fra assidui e pendolari – ha visto la partecipazione di un migliaio di persone. Per uno che dice di voler ’unire’ tutti gli italiani che è sicuro la pensino come lui (“E sono tanti”, dice), un sentore garibaldino a chiusura del congresso nazionale non deve suonare neanche tanto male.
La nuova ’barca’ di Roberto Vannacci ha mollato le cime da Marina di Grosseto dove il generale (già, c’è anche questa di similitudine...) ha sancito il passaggio de “Il mondo al contrario“ da movimento culturale a movimento politico. “Ma non sarà un partito, state tranquilli – ha voluto ribadire più volte – e tantomeno intende essere un’opa sulla Lega. Anzi, con Salvini ci siamo sentiti anche poche ore fa in una conversazione amichevole e siamo entrambi convinti che nel futuro della Lega ci saremo tutti e due. Io spacco la Lega? E’ un ritornello che va avanti da mesi, ma la realtà è diversa da ciò che qualcuno vuole percepire”.
E sulla dicotomia realtà e realtà percepita ha puntato molto, il generale. “Mi hanno fatto passare per fascista, omofobo, razzista e poi anche per evasore fiscale – dice allargando le braccia –. Bollato come evasore fiscale ancor prima che l’Agenzia delle Entrate avesse controllato realmente la mia dichiarazione dei redditi. Vedete quanta differenza c’è fra realtà e la sua percezione?”.
Anche sul concetto di differenze torna a soffermarsi, soprattutto quando gli viene fatta notare la vignetta sul calendario dove appare al fianco di una ragazza di colore che somiglia alla pallavolista Paola Egonu. “Ho tratti somatici italiani”, dice lei. “Certo, come io ho quelli nigeriani”, risponde lui nel fumetto. “La battuta sui tratti somatici non ha nulla a che vedere con Egonu, con la quale la questione si è chiusa con la mia assoluzione – dice Vannacci –, ma i tratti somatici esistono e parlarne non è razzismo. Dire che una persona ha la pelle nera o i tratti somatici cinesi fa parte della realtà e nessuno si può sentire offeso”.
Accanto a lui c’è Fabio Filomeni, presidente del movimento, che dirotta l’attenzione sugli aspetti politici illustrando gli otto punti che compongono il manifesto: Patria, sicurezza, sovranità, identità, difesa dei confini nazionali, famiglia, tradizioni e lavoro. Tutti illustrati prima ai soci (i tesserati, circa 1600 in tutta Italia) e poi a chiunque avesse fatto richiesta di partecipare. “Gli iscritti al nostro sito – dice Filomeni – sono poco meno di 10mila”.
E dopo il saluto di Matteo Salvini, intervenuto in videocollegamento, che ha detto “faremo una lunghissima strada insieme”, Vannacci davanti alla platea dove c’erano Gianni Alemanno (segretario di Movimento Indipendenza) e Guglielmo Mossutto (capogruppo Lega a Firenze) ha parlato della destra (“Con Trump ne avremo una mondiale? Magari!”), di elezioni regionali (“In Toscana ci saremo, vedremo in quale forma”) e del suo futuro politico: “Sono nella Lega e resterò nella Lega. Il posto di segretario? Credo che per ricoprire certi ruoli servano esperienza e competenze che io al momento non ho”. E in una sala dove si notavano gadget della Decima Mas, con gli immancabili anelli, che pubblico c’era? Non omologabile. C’era la casalinga di Roma “delusa dall’altra politica”, la professionista di Firenze “iscritta alla Lega e al movimento”, l’insegnante di Avellino che Vannacci ha fatto “riavvicinare alla politica”, il ristoratore di Parma convinto che Vannacci possa “riportare la sicurezza”. E poi una bambina di 13 anni che ammette: “Sono qui con il mio papà. Ho ascoltato, ma ho capito poco”.