Pescara, 28 aprile 2024 – “Vannacci? Buon per lui che non ha un figlio portatore di handicap, altrimenti capirebbe di aver detto una sciocchezza”. Così Ignazio La Russa ha risposto a Bianca Berlinguer che, alla Conferenza Programmatica di Fratelli d’Italia a Pescara, gli ha chiesto conto delle frasi del generale sulla scuola (“Dovrebbe essere come lo sport, dove si mettono insieme le persone con prestazioni simili. Un disabile, però, non lo metterei di certo a correre con uno che fa il record dei cento metri”).
La Russa: “Come fa a contestare il proprio ministro?”
"Non le condivido – ha precisato La Russa, presidente del Senato e parlamentare di Forza Italia, che è forza di maggioranza con la Lega nel governo – ma su questo e criminalizzarlo c'è una differenza”. La preoccupazione di La Russa è però soprattutto un’altra. "Come fa un militare a contestare il proprio ministro della Difesa (Crosetto ndr) ? Non appartiene alla logica militare una cosa del genere". Crosetto ha commentato le uscite di Vannacci con sarcasmo: “Se verrà eletto alle Europee, l’esercito ne beneficerà”. Lui non gliele ha mandate a dire: “Sembra che il ministro sia ossessionato da Vannacci, visto che continua a parlarne senza che io parli di Crosetto”.
Il libro autoprodotto e la sospensione di Crosetto
Il precedente ingombrante è la vicenda del libro autoprodotto di Vannacci con passaggi giudicati razzisti e discriminatori nei confronti degli omosessuali, che gli sono valsi la sospensione dal servizio nell’esercito per 11 mesi. L’opinione di Crosetto in merito al testo è stata chiara (“farneticazioni personali”).
Il botta e risposta con Giorgetti
Non solo Forza Italia e Fratelli d’Italia: anche nella stessa Lega c’è chi ha voluto prendere le distanze da Vannacci e dalla sua candidatura alle Europee per il Carroccio, mentre Matteo Salvini non rinnega anzi, lo tiene con lui alla presentazione del suo libro “Controvento” a Roma (martedì al tempio Adriano).
Tra questi il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che è tranchant sul generale: “Non è della Lega”. Per l’ufficiale sono “diatribe interne al partito” che “reputo più che legittime ma che non mi interessano”, dice ad Affaritaliani.it.
Vannacci corregge il tiro
Vannacci approfitta dell’intervista per correggere le sue parole sulla scuola. "Non ho mai affermato che bambini e ragazzi disabili dovrebbero stare in classi separate dagli altri. Ho detto che devono stare insieme con gli altri bambini e ragazzi ma che servirebbero impegni peculiari e anche strutture adeguate e dedicate per momenti di attenzione particolare rivolta alla loro disabilità. Esattamente quello che molti genitori con bambini disabili vorrebbero fare ma purtroppo queste strutture sono pochissime e le liste d'attesa sono lunghissime". Colpa dunque della “stampa” che avrebbe il “malcostume” di fare “titoli altisonanti”, storpiando i contenuti.
Scuola e disabili, cosa ha detto il generale
Ma cosa ha detto esattamente Vannacci a La Stampa? “Sono un fautore delle scuole pubbliche, ma vorrei fossero più severe. Oggi si appiattisce verso il basso il livello di tutti gli studenti, anche di quelli più bravi. E invece la scuola dovrebbe essere come lo sport, dove si mettono insieme le persone con prestazioni simili”. E ancora. “Credo che delle classi con 'caratteristiche separate' aiuterebbero i ragazzi con grandi potenzialità a esprimersi al massimo, e anche quelli con più difficoltà verrebbero aiutati in modo peculiare. Non è discriminatorio. Per gli studenti con delle problematiche mi affido agli specialisti. Non sono specializzato in disabilità. Un disabile, però, non lo metterei di certo a correre con uno che fa il record dei cento metri. Gli puoi far fare una lezione insieme, per spirito di appartenenza, ma poi ha bisogno di un aiuto specifico. La stessa cosa vale per la scuola''. Conclude: ''Chi ha un grave ritardo di apprendimento si sente più o meno discriminato in una classe dove tutti capiscono al volo? Non sono esperto di disabilità, ma sono convito che la scuola debba essere dura e selettiva, perché così sarà poi la vita. O almeno, così è stata la mia vita”.