Roma, 4 agosto 2018 - "Ho visto morire bambini di morbillo, ma nessuno perdere la vita a causa di complicanze post vacciniche". Dopo la senatrice grillina Elena Fattori, anche un altro esponente dei 5 stelle, Giorgio Trizzino, direttore sanitario dell'ospedale Civico di Palermo, esprime dissenso sulla norma del Milleproroghe che fa slittare di un anno l'obbligo vaccinale per l'iscrizione alla scuola dell'infanzia e ai nidi.
Trizzino, che dice di "condividere in pieno la posizione della senatrice Fattori", affida la sua posizione a un post su Facebook. E spiega: "Non si pensi che il mio silenzio sul tema dei vaccini sia da attribuire a una posizione consenziente rispetto tesi ambigue sull'obbligo vaccinale. Chiarisco subito che in questa prima fase ho voluto comprendere la reale posizione del M5s, del nostro gruppo in commissione e del ministro. Adesso che le idee sono più chiare voglio manifestarvi la mia posizione netta sull'obbligo vaccinale".
Secondo il deputato M5s, "prima di qualsiasi vincolo sociale bisogna che venga rispettato l'obbligo alla tutela della salute propria e altrui. Quindi non si ritenga che per garantire l'accesso agli asili nido ed alle scuole materne si possa immaginare qualsiasi forma di deroga sull'obbligo a vaccinare i bambini. O che si ritengano inutili le vaccinazioni in età neonatale. O che con la scusa di una 'corretta informazione' sia ipotizzabile una qualsiasi forma di deroga sul tema dell'obbligo vaccinale".
Poi il deputato Trizzino racconta: "Da quasi 40 anni lavoro in un ospedale pediatrico e ho visto bambini morire a causa di morbillo, meningite, ma non ho mai visto bambini perdere la vita a causa di complicanze post vacciniche. Il mio ruolo di Direttore Sanitario e di igienista mi impone di avere una posizione chiara sul tema ed è quello che farò senza equivoci o fraintendimenti. Sono convinto della necessità di un confronto aperto da cui generare future posizioni condivise e pubbliche e pertanto condivido in pieno la posizione della senatrice Fattori".
A dargli man forte un altro medico: il professore Roberto Burioni dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. "Il Senato ieri sui vaccini ha scritto una pagina infame nella storia della Repubblica, mettendo a rischio la salute dei bambini più deboli e indifesi per ingraziarsi la parte più ignorante e oscurantista del Paese. Il ministro che tace è surreale. Vergogna. #vaccini", tuona il virologo su Twitter. Ma non è il solo. Trizzino raccoglie l'apprezzamento e il sostegno anche dell'Ordine dei medici di Palermo. "La salute pubblica si basa sulle evidenze scientifiche e i vaccini sono un passo importante del progresso della medicina, che oggi si continua a volere rimettere in discussione in nome di una libertà di scelta indiscriminata", dice il suo presidente Toti Amato. "La contrazione del numero dei vaccinati in età pediatrica - spiega Amato - è un fenomeno preoccupante che ha richiamato più volte l'attenzione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e dell'Istituto Superiore di Sanità perché, come dimostrato dalla ricerca, esiste un legame tra il calo della somministrazione vaccinale e l'aumento di alcune malattie infettive che erano ormai solo un lontano ricordo - aggiunge -. I vaccini hanno salvato milioni di vite e contribuito a far scomparire malattie mortali. E che non vaccinare significa andare incontro ad una serie di rischi importanti legati alla salute del bambino, dell'adulto e di chi vi sta accanto".
A insorgere, infine, è anche l'opposizione. "Sull'obbligatorietà dei vaccini non possono esistere deroghe. Il governo fermi questa decisione folle e non faccia propaganda anche sulla pelle dei bambini", afferma il segretario del Partito democratico, Maurizio Martina, in un tweet che chiude con l'hashtag #ridacciilvaccino.