Un’altra giornata di caos sulla rete ferroviaria nazionale per guasti e maltempo. Iniziata al Nord e al Sud e finita a Roma Termini. Con le conseguenti polemiche politiche e richieste di dimissioni del ministro Matteo Salvini. Ma stavolta interviene l’ad di Fs Stefano Donnarumma, che a margine della presentazione della nuova piazza dei Cinquecento riqualificata anche grazie al loro contributo spiega: "Un disagio che può impattare su migliaia di persone, che comunque sono state supportate, non può essere raccontato come un disastro, dato che ne spostiamo contemporaneamente due milioni e ben contente di andare sui nostri treni, quindi le cose vanno anche ricondotte a quelli che sono i reali numeri".
I GUASTI E IL MALTEMPO
I primi problemi emergono in mattinata sull’alta velocità. A causarli un guasto alla linea tra Valdarno e Arezzo sulla tratta Firenze-Roma, che provoca un maggior tempo di percorrenza fino a 50 minuti. La circolazione torna regolare dopo le 12. Nel frattempo Av e Intercity finiscono cancellati o limitati, mentre quelli notturni arrivano a superare i 350 minuti. Stavolta per colpa dei danni da maltempo sulla linea ferroviaria Reggio Calabria-Paola-Salerno. La circolazione rimane limitata fino al pomeriggio: i treni viaggiano con riduzione precauzionale della velocità nel tratto interessato, mentre prosegue l’intervento dei tecnici e dei Vigili del Fuoco. I sindaci calabresi attaccano: "Ancora non sono stati stanziati i fondi per l’alta velocità Salerno-Reggio Calabria".
TERMINI
Nel tardo pomeriggio tocca a Roma Termini. La circolazione viene sospesa alle 18 per un guasto alla linea elettrica. I ritardi arrivano fino a 80 minuti, mentre i monitor fanno sapere ai viaggiatori che i treni potrebbero subire anche cancellazioni "a causa di verifiche infrastruttrali". Intanto si parla di un guasto ad una cabina elettrica proprio nei pressi della stazione. Dopo un’ora e mezza la circolazione viene data in graduale ripresa. Ma intanto i treni a media e lunga percorrenza subiscono "variazioni di percorso" e i treni del trasporto regionale "ritardi, variazioni e cancellazioni".
LE POLEMICHE POLITICHE
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti intanto è sulla graticola. "Ancora caos per treni e trasporti. A che ora si dimette Salvini?", scrive sui social il leader di Italia viva Matteo Renzi, mentre per il M5s "spostarsi in treno è diventata un calvario per i malcapitati italiani, e il ministro Salvini anche oggi è desaparecido". Il dem Andrea Casu segnala che "ogni giorno c’è un guasto, con ritardi ormai giornalieri. Il problema è l’assenza di un ministro in grado di gestire la situazione. Salvini deve rispondere del suo operato e ci aspettiamo che l’informativa, che chiediamo da prima dell’estate, si svolga già questa settimana". Angelo Bonelli di Avs dice che l’Italia è "in piena emergenza ferroviaria e la responsabilità è del ministro che ha scelto di dirottare le risorse sul Ponte sullo Stretto".
LE STAZIONI
Per difendere il leghista scende in campo Galeazzo Bignami, capogruppo Fratelli d’Italia: "Attribuirgli la responsabilità è ingeneroso, ingiusto e anche sintomo di incompetenza, perché significa non conoscere quello che è stato fino a oggi lo stato manutentivo della rete". Intanto a fornire una spiegazione è proprio Donnarumma: "Ci sono dei momenti in cui il traffico è particolarmente intenso. Questo è anche dovuto all’utilizzo della stazione Termini e della stazione centrale un po’ troppo ibrido. L’Av è nata con porzioni di stazioni e linee totalmente dedicate. In 20 anni, il sistema si è reso più ibrido e non sempre va a vantaggio dell’Av". E a proposito del ministro, Donnarumma aggiunge: "È molto allineato con noi, segue le nostre attività da vicino. Noi abbiamo ogni settimana aggiornamenti, lui vuole essere sempre ragguagliato sulle attività in campo".