Martedì 14 Gennaio 2025
REDAZIONE POLITICA

Torino, bufera in consiglio comunale. Il radicale Viale alle colleghe: “Tornate a fare le casalinghe”

Seduta sospesa e richiesta di “scuse ufficiali” da parte della maggioranza. E il suo partito +Europa prende le distanze. Ecco cosa è successo con il video

Torino, 14 gennaio 2025 – Bufera in Consiglio comunale a Torino  perle parole di Silvio Viale, capogruppo di Radicali +Europa. "Se l'aspetto dell'antipatia personale prevale su quello politico avete sbagliato lavoro, tornate nei vostri quartieri a fare le casalinghe", ha detto rivolto ad alcune colleghe durante la seduta di ieri in Sala Rossa. Viale, che è anche indagato per molestie sessuali nell'ambito della sua professione di ginecologo, non è nuovo a polemiche legate alle sue dichiarazioni.

Il nuovo caso è scoppiato mentre era in corso la discussione di un atto sulle donne migranti. L'esponente dei Radicali ha accusato l'ex compagna di gruppo consiliare Elena Apollonio (DemoS) di aver "scopiazzato" un suo vecchio documento. Subito sono partite le contestazioni, a cui il ginecologo ha risposto a tono ("E non me la votare più, chi se ne frega...") fino a pronunciare la frase 'incriminata'. La vicepresidente Ludovica Cioria (Pd) è quindi intervenuta, ma Viale ha risposto: "Mia moglie è orgogliosamente casalinga, fare la casalinga non è un titolo di demerito". "Non accetto che vengano utilizzate in aula determinate diciture e appellativi rivolte a colleghi e colleghe, come se chi sta qui non avesse titolo a farlo e a parlare, è inaccettabile", ha detto Cioria, sospendendo la seduta.

Un fermo immagine tratto da un video mostra il consigliere dei Radicali +Europa Silvio Viale durante la seduta in Sala Rossa a Torino (Ansa)
Un fermo immagine tratto da un video mostra il consigliere dei Radicali +Europa Silvio Viale durante la seduta in Sala Rossa a Torino (Ansa)

"Pretendiamo scuse pubbliche"

"È un'uscita inaccettabile che come consigliere e consiglieri della Città di Torino rifiutiamo, condanniamo e per cui pretendiamo delle scuse pubbliche", scrivono oggi, in una nota, le consigliere Elena Apollonio, Ludovica Cioria, Maria Grazia Grippo, Sara Diena, Ivana Garione, Caterina Greco, Lorenza Patriarca, Anna Borasi e Tiziana Ciampolini, commentando le affermazioni del consigliere Silvio Viale (Radicali +Europa). Alla presa di posizione aderiscono "tutti i colleghi consiglieri dei gruppi di maggioranza" di cui fa parte lo stesso Viale.

"Sentire nel 2025, in un'aula istituzionale, usare parole che mirano a delegittimare il lavoro e i ruoli delle donne, sia che facciano le consigliere nelle Istituzioni sia che si occupino di lavori di cura familiare fuori dalle Istituzioni, è gravissimo e dimostra che tentare di zittire le donne è una pratica ancora in voga – prosegue il comunicato –. Allora è tempo che tutte e tutti coloro che sono contrari a questi atteggiamenti discriminatori facciano sentire la propria voce per ripristinare il rispetto e contrastare ogni forma di discriminazione di genere. Perché le donne, qualunque sia la loro scelta di vita, siano sempre viste, rispettate, e riconosciute".

Intanto +Europa Torino prende le distanze dalle parole del consigliere, sottolineando che il partito "è da sempre impegnato nella promozione dei diritti, della parità, dell'equità, dell'uguaglianza contro ogni discriminazione di genere e non ritiene tollerabile che i propri esponenti utilizzino determinate espressioni, a maggior ragione all'interno delle istituzioni dove sono chiamati a rappresentare il nostro elettorato e il nostro partito".