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Tina Anselmi (Dire)
Roma, 1 novembre 2016 - E' morta, all'età di 89 anni, Tina Anselmi, prima donna ad aver ricoperto la carica di ministro della Repubblica. Eletta più volte parlamentare della Democrazia Cristiana, nel luglio del 1976 fu nominata titolare del dicastero del Lavoro e della previdenza sociale in un governo presieduto da Giulio Andreotti.
Nata a Castelfranco Veneto (Treviso), dove si è spenta la scorsa notte, il 25 marzo del 1927, durante l'occupazione nazifascista prese parte alla Resistenza e con il nome di battaglia di 'Gabriella' divenne staffetta della brigata Cesare Battisti al comando di Gino Sartor, per poi passare al Comando regionale Veneto del Corpo volontari della libertà. Nel 1944 si iscrisse alla Dc.
Fu poi sindacalista, prima con la Cgil e successivamente, dal 1950, con la Cisl, occupandosi dei lavoratori del tessile e della scuola,. Nel 1959 entrò nel consiglio nazionale della Dc, di cui è stata deputata dal 1968 al 1992.
Per tre volte sottosegretaria al ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, dopo aver ricoperto la carica di ministro del Lavoro, Tina Anselmi fu ministro della Sanità nel quarto e quinto governo Andreotti e legò il suo nome alla riforma che introdusse il Servizio Sanitario Nazionale. Nel 1981, nel corso dell'ottava legislatura, fu nominata presidente della Commissione d'inchiesta sulla loggia massonica P2, che terminò i lavori nel 1985.
Unanime il cordoglio del mondo politico tutto. "Con Tina Anselmi scompare una figura esemplare della storia repubblicana", afferma il presidente del Consiglio Matteo Renzi. "Partigiana, sindacalista, impegnata nella vita politica e nelle istituzioni, prima donna ministro della storia italiana. Il suo impegno per le pari opportunità e contro la P2 e la sua personalità forte e discreta ne hanno fatto un esempio per chiunque creda alla politica come passione per la libertà", ricorda il premier esprimendo alla famiglia la vicinanza sua e del governo.
I funerali saranno celebrati venerdì 4 novembre nel Duomo di Castelfranco Veneto.