Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE POLITICA

Ecotassa sulle auto nuove, scontro Lega-M5s. Salvini: "La toglieremo"

L'emendamento approvato in commissione alla Camera prevede incentivi per l'elettrica e sovrattassa per le vetture più inquinanti. La Lega: "Cambiamo in Senato". Di Maio: "La norma va migliorata"

Automobili in coda (FotowebGio)

Automobili in coda (FotowebGio)

Roma, 6 dicembre 2018 - Nervi tesissimi tra Lega e Cinque Stelle sull'ecotassa sulle nuove auto e sugli incentivi alla mobilità 'green'. Ieri l'approvazione dell'emendamento alla legge di Bilancio in commissione alla Camera, con cui vengono stabiliti aiuti per chi acquista auto elettriche e, parallelamente, aggravi per chi opta per una nuova vettura "con carburanti più inquinanti". Nelle ore successive al via libera, polemiche e pressioni si sono sollevate attorno alla norma, cara al Movimento 5 Stelle. Salvini oggi ha subito messo le cose in chiaro: "La toglieremo". Più cauto Di Maio: "Va migliorata". Ma la Castelli insiste: "È nel contratto di governo". E il leader della Lega batte i pugni: "Non passerà mai". La misura, a quanto sembra, andrà rivista. Ma la retromarcia - per i rapporti interni alla maggioranza - non sarà indolore. 

Nel frattempo, arriva una prima correzione per il maxi emendamento che sarà votato dall'Aula. Una modifica della stessa commissione Bilancio che non cambia però il senso della norma. Anzi, si rivedono al rialzo le stime di incasso. Da 300 milioni per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021 si è passati a 300 mln nel 2019, 323,82 nel 2020 e 313,5 per il 2021.

LA NORMA - "Dal 1 gennaio 2019 e per i successivi tre anni chi acquisterà e immatricolerà in Italia un'autovettura nuova elettrica, ibrida o alimentata a metano, si vedrà riconosciuto un contributo economico fino a 6mila euro, calcolato sulla base della CO2 emsesa per chilometro. Chi, invece ne comprerà una nuova alimentata con carburanti più inquinanti, dovrà pagare un'imposta che, anche in questo caso, sarà legata alle emissioni di CO2 del veicolo". Questo l'emendamento annunciato dai sottosegretari Michele Dell'Orco (Infrastrutture e Trasporti) e Davide Crippa (Sviluppo economico). Si tratta del primo contributo in Italia per l'acquisto di autovetture basato sul meccanismo del 'bonus malus' ecologico. L'obiettivo è rendere sempre più conveniente l'acquisto di vetture meno inquinanti in linea con il Piano strategico del Governo per la mobilità sostenibile

SALVINI CONTRARIO A ECOTASSE - "Sono assolutamente contrario ad ogni tassa nuova sulle auto che sono già tra le più tassate d'Europa". Così il ministro dell'Interno Matteo Salvini a Radio anch'io (Rai1). "Se si vuole aiutare chi ha auto elettriche o ecologiche bene, ma senza penalizzare chi ha o avrà un'auto a benzina o diesel", ha aggiunto il vicepremier a MattinoCinque su Canale5. E alla domanda sul fatto che questa nuova tassa sulle auto sia stata messa attraverso un emendamento alla manovra dai 5stelle, Salvini replica: "Si può ancora cambiare". Nel pomeriggio il ministro rincara la dose: "Tutelare l'ambiente ma senza imporre nuove tasse. Con me, con il sostegno della Lega, non passerà mai".

DI MAIO: "LA NORMA VA MIGLIORATA" - Il vicepremier Luigi Di Maio tiene a precisare in merito all'emendamento. "Non esiste nessuna nuova tassa per auto già in circolazione - ha detto Di Maio. Chi ha un Euro3 o qualsiasi altra macchina non pagherà un centesimo in più". Così scrive su Facebook il ministro dello Sviluppo, con l'obiettivo di fare chiarezza "sul tema auto e inquinamento, perché è stata fatta un po' di confusione". Comunque, "ho deciso di convocare un tavolo tecnico al ministero dello Sviluppo economico, per migliorare gli incentivi per l'auto elettrica, ibrida e a metano, con i costruttori, a partire da Fca, e con le associazioni dei consumatori". Il ministro aggiunge poi di capire "le preoccupazioni di costruttori e dei cittadini che magari vorrebbero comprare un'auto ecologica, ma non se lo possono permettere perché costa di più. Per questo la norma va migliorata subito per non penalizzare nessuno".

M5S: "NOI CI TENIAMO TANTISSIMO" - "L'emendamento? Noi ci teniamo tantissimo". Così la deputata M5s Lucia Azzolina ha detto ad Agorà su Rai Tre. "È elettrico il futuro. Noi stiamo inquinando le nostre città. Ci stiamo ammalando. Moriamo di inquinamento", ha aggiunto la 5stelle.  Nel pomeriggio il sottosegretario al Mise, Davide Crippa, rincara la dose: la mobilità elettrica è "nel contratto di governo", sottolinea. Il che significa che modifiche all'emendamento sul bonus/malus si possono fare, "ma la visione va mantenuta".  A proposito delle perplessità della Lega, Crippa ha tagliato corto: "Il governo deve chiedere ai cittadini di fare una scelta consapevole, perché non compri un mezzo che fra 4 anni non potrà circolare nei centri urbani". Anche il sottosegretario all'Economia Laura Castelli difende l'ecotassa, precisando che si trova "nel contratto di governo". "La volontà del governo è quella di tenederla", insiste la Castelli. 

CGIA E CODACONS PROTESTANO: "NO ALLA TASSAZIONE" - Contrari alla tassazione sono Cgia e Codacons. Con l'introduzione dell'imposta si mettono a rischio 50 mila posti di lavoro nell'autoriparazione, afferma la Cgia di Mestre. Più grave la reazione di Codacons, che si dice pronto a una "guerra legale". "Non è possibile - si legge in una nota - colpire ancora una volta gli automobilisti, che rappresentano la categoria di utenti più tartassata d'Italia. I governi che si sono succeduti negli ultimi anni hanno utilizzato gli automobilisti come 'bancomat', inserendo tasse a loro carico e aumentando le accise ogni volta che serviva reperire risorse economiche e trovare coperture finanziarie, e ancora una volta siamo in presenza di un emendamento teso a colpire unicamente tale categoria di cittadini. 

ECOTASSA COME FUNZIONA - Se dovesse essere approvata alla Camera, la sovrattassa colpirebbe oltre la metà delle nuove auto in vendita. Si tratta di una imposta progressiva (da 150 a 3.000 euro) prevista per le auto immatricolate e acquistate tra l'1 gennaio 2019 e il 31 dicembre 2021, e stabilita in base alle emissioni di anidride carbonica (CO2). Qui il focus su chi la dovrebbe pagare (e quanto).