Roma, 8 giugno 2020 - La famosa Task force di esperti in maniera economica e sociale guidato da Vittorio Colao ha consegnato al Governo il rapporto con gli obiettivi generali. L'obiettivo centrale del documento è "Un'Italia più forte, resiliente ed equa".
FOCUS / Il documento conpleto e le schede in Pdf
Coronavirus, il bollettino dell'8 giugno
I sei punti per il rilancio
La strategia per il rilancio dell'Italia - si legge nella bozza con allegato schema che la Dire ha potuto visionare - si articolerà in sei punti: 1 - lmprese e lavoro, motore dell'economia 2 - Infrastrutture e ambiente, volano del rilancio 3 - Turismo, arte e cultura, brand del Paese 4 - PA alleata di cittadini e imprese 5 - Istruzione, ricerca e competenze, fattori chiave per lo sviluppo 6 - Individui e famiglia, in una società più inclusiva ed equa.
Secondo Colao in questo modo si riuscirà "in tempi rapidi a innescare trasformazioni profonde del sistema socioeconomico italiano e comunicabile nel suo insieme per generare fiducia nel Paese, sia internamente sia in campo internazionale". Le sei aree, si sottolinea nel piano Colao, "sono ugualmente importanti, si completano e rafforzano vicendevolmente: solo attraverso un profondo cambiamento di ciascuna di esse sarà possibile costruire le basi di uno sviluppo accelerato e duraturo per il nostro Paese".
Le imposte di giugno-luglio
Il piano è un documento di 121 pagine, con sei macro-obiettivi e sei macro-settori, dal titolo "Iniziative per il rilancio - Italia 2020-2022". Tre gli obiettivi trasversali del documento, che compaiono sulla copertina del testo: "digitalizzazione e innovazione; rivoluzione verde; parità di genere e inclusione". Ciascuno dei sei settori prevede sottocapitoli, ai quali corrisponde un obiettivo. Le fonti di funding si dividono in "principalmente pubblico", "principalmente privato" e "no funding". Una delle proposte della task force - contenute nel capitolo "imprese e lavoro motore dell'Economia" - consiste nel rinviare il pagamento dell'imposte sui redditi di giugno-luglio. Si chiede di "differire (quanto meno per le imprese che lo richiedono) il pagamento del saldo delle imposte dovuto nel 2020 al suo ricevimento". Sul fronte fiscale viene chiesto di rendere più agevole la compensazione dei debiti con i crediti fiscali, anche con i crediti esigibili verso la Pa.
No responsabilità penale del datore di lavoro
Nel focus per le imprese un altro suggerimento è quello di "intervenire urgentemente per difendere l'occupazione, garantire liquidità e rafforzare la capitalizzazione" e di far sì che non ci sia alcuna responsabilità penale del datore di lavoro per le imprese non sanitarie. In ogni caso si evidenzia nella relazione che "essendo la materia della sicurezza sul lavoro, intesa come contenuto dell'obbligo di sicurezza, e quella relativa ai contratti, di competenza Statale esclusiva, è la legislazione nazionale che deve prevedere questo meccanismo, a garanzia dell'uniformita' su tutto il territorio nazionale di una disciplina prevenzionale". "Il datore che adempie all'obbligo di sicurezza, nei termini di cui sopra, non andrebbe incontro né a responsabilità civile ne a responsabilità penale", si sottolinea.
Aumento costo del lavoro e defiscalizzazione
"Per quanto riguarda - si osserva nella relazione - l'aumento del costo del lavoro per le misure organizzative, o recupero di produzione, si tratterebbe di introdurre una defiscalizzazione temporanea delle maggiorazioni, previste dai contratti collettivi, per indennità di turni aggiuntivi e lavoro festivo o notturno, introdotte per adottare i protocolli di sicurezza e attuare il distanziamento. Così come anche per quegli straordinari richiesti per recuperare la produzione persa in questi mesi di blocco".
E' un rapporto sulle strategie
Quello consegnato oggi dal Comitato di esperti dovrebbe essere il rapporto finale sul lavoro effettuato dal 10 aprile, data dell'insediamento della Task force. "In questa seconda fase - si legge in una nota - al Comitato è stato chiesto di suggerire visione, strategia e iniziative atte a facilitare e rafforzare la fase di rilancio post Covid19. Il precedente rapporto si era invece concentrato sulla metodologia da seguire e le condizioni da realizzare per le riaperture produttive avvenute nel mese di maggio. Il rapporto propone obiettivi generali e sei ambiti fondamentali per il rilancio (Imprese e Lavoro; Infrastrutture e Ambiente; Turismo, Arte e Cultura; Pubblica Amministrazione; Istruzione, Ricerca e Competenze; Individui e Famiglie) e articola iniziative per ciascuno di questi".
Il Comitato ringrazia Conte
Il Comitato - che ha operato su base volontaria e senza costo alcuno per la collettività - ha ringraziato il Presidente del Consiglio per l'opportunità offerta di mettere a disposizione delle istituzioni della Repubblica le proprie competenze. Un particolare ringraziamento va ai funzionari delle Istituzioni che nelle otto settimane di lavoro hanno contribuito, agevolato e supportato sul piano tecnico le attivita' del Comitato.