Mercoledì 5 Marzo 2025
REDAZIONE POLITICA

Giorgetti frena sul riarmo Ue. “No frenesia”. Tajani contro Salvini: “Io favorevole all'esercito europeo”

Il ministro dell’Economia contratio a “un programma fatto in fretta e furia senza logica”. Il ministro degli Esteri risponde alle posizioni del leader leghista: “Io convintamente europeista, e se fossi convinto che questo fosse un governo anti-europeo non farei parte di questo governo”

Giorgetti frena sul riarmo Ue. “No frenesia”. Tajani contro Salvini: “Io favorevole all'esercito europeo”

Roma, 5 marzo 2025 – Il dibattito sulle strategie da adottare nel clima di tensione internazionale agita il governo italiano. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti frena sui propositi di riarmo dell’Ue, illustrati da Von der Leyen che mette sul piatto un piano da 800 miliardi di euro. “Non dobbiamo avere frenesia.. basta ricordare quello che è successo con il Pnrr: all'inizio sono state buttate dentro opere a caso, tanto per fare massa critica (...). Ricordo che per comprare un drone o un missile supersonico, non si va al supermercato, ci vogliono investimenti pluriennali”. Altra cosa, dice il titolare del Tesoro, è “la difesa e sicurezza europea che implica un programma ragionato meditato di investimenti in infrastrutture militari che abbiano un senso, e non fatto in fretta e furia senza una logica”.

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Il ministro Giancarlo Giorgetti (Ansa)

Si dice “assolutamente favorevole” al progetto della difesa europea, Antonio Tajani. “Era il sogno di De Gasperi e Berlusconi – spiega il segretario di Forza Italia a margine di un evento a Palazzo Lombardia – . Dobbiamo andare avanti se vogliamo contare e aumentare le nostre spese per la Nato, raggiungendo il 2% del Pil. Spendere per la difesa non significa essere guerrafondai, ma garantire la sicurezza dei cittadini. Saranno soldi ben spesi, saremo parte di un'alleanza che proteggerà l'Europa, dall'Ucraina all'Atlantico". 

E sul no di Salvini a un esercito Ue commenta: “I dibattiti sono sempre benvenuti. La nostra posizione, quella di Forza Italia, è che siamo a favore dell'unità dell'Unione europea, che deve lavorare per l'unità dell'Occidente. Le tifoserie servono a poco". Anche per quanto riguarda Trump, “la linea in politica estera è quella che traccia il presidente del Consiglio con il ministro degli Esteri”, ha aggiunto.

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Per quanto riguarda l'ingresso dell'Ucraina nella Nato “mi pare che non sia all'ordine del giorno. È più all'ordine del giorno l'ingresso nell'Unione Europea", ha detto Tajani che sulla possibilità di una missione di peacekeeping con un contingente italiano, ha escluso l'ipotesi di un intervento sotto l'egida della Nato o dell'UE: "Non è mai stata discussa questa possibilità. L'unica soluzione, qualora si dovesse prevedere una presenza di interposizione, dovrebbe essere una missione delle Nazioni Unite, sul modello Unifil in Libano. In quel caso potrebbe esserci anche una partecipazione italiana, ma deve essere un'operazione dell'Onu, non della Nato o dell'Unione Europea".